Criscitiello: "Al Milan, consiglio il baby Cuevas Jara"
Chiuso il mercato canonico, fatto di esigenze e concretezza, si apre quello dei sogni e della tecnica, dei giovani e del talento: agli appassionati di casa nostra brillano gli occhi per i campioncini d'oltreoceano, spesso minorenni, ancora da sgrezzare tatticamente e da rinforzare fisicamente. Ma volete mettere la soddisfazione di scovare i nuovi Lucas Moura, Ganso, Neymar e soci, prima che costino 40 milioni di euro? Un'attività che ovviamente non riguarda solo voi, lettori-tifosi sempre più competenti, ma anche e soprattutto giornalisti e dirigenti: c'è chi ne ha fatto un marchio di fabbrica straordinario (Udinese) e chi ha esagerato coi buchi nell'acqua, ma il fairplay finanziario impone di affidarsi allo scouting. Altrove ci arrivano spesso prima, vedi il caso del Siviglia che si è assicurato l'ottimo Bryan Rabello, cileno classe '94 che farà parlare di sé, venendo dalla scuola dei Sanchez, Isla e Vidal (Colo Colo). Nella Roja dei giovani, ci si può ancora consolare con Cristian Cuevas Jara, regista classe 1995 che si sta mettendo in luce nell'O' Higgins: per chi deve rifare il centrocampo, come il Milan, sarebbe manna dal cielo far maturare un "volante" difensivo di questo tipo. Grintoso, mancino, maturo e generoso: tra un paio d'anni, il futuro sarà suo. Più di impostazione che di rottura, un suo coetaneo dell'Internacional di Porto Alegre, Lucas Severo: dopo Pato e Oscar, in rampa di lancio c'è lui, giocatore alla Emerson dei bei tempi di Roma. 182 centimetri e carisma: è il geometra designato di una Seleçao del futuro, che sin da Dunga regala soddisfazioni in quel ruolo... Quello, per intenderci, dove i tifosi del Napoli chiedono un rinforzo di prospettiva dopo l'addio di Gargano.
Agli orfani di Lucas Moura in casa Inter, consigliamo Mamute del Gremio: tipologia diversa come giocatore visto che parliamo di un attaccante col fiuto del gol e non di uno che agisce più lontano dalla porta come il neo-giocatore del PSG, ma la qualità del talento è quella. Si parlava già di Barcellona per lui, ma il Gremio ha detto no: ciò che è certo è che questo ragazzo segna e, soprattutto, fa sentire la sua presenza agli avversari, catalizzando l'attenzione di tutta la difesa per doti fisiche ed opportunistiche fuori dal comune. Sogna il Milan perché ha nel cuore Kakà, ma poco ci metterebbe Beppe Marotta a mostrargli immagini di Platini o Zidane: Bruno Dybal, trequartista che al numero 8 del Real Madrid somiglia (ma non appiccichiamogli l'etichetta di "Nuovo Kakà"!), sta crescendo nel settore giovanile del Palmeiras sotto gli occhi di Felipe Scolari. Classe 1994, verrà presto lanciato nella mischia dai Verdao: a quel punto però potrebbe anche essere troppo tardi... Palermo e Fiorentina si sono già mosse, ma la Juve con l'operazione Bonatini ha dimostrato di voler iniziare a cavalcare il filone verdeoro. Chiudiamo, per accontentare anche i tifosi dalla Capitale, con un esterno: in Messico hanno imparato dagli avversari ed ora dettano legge, come dimostrano la medaglia d'oro olimpica ed il successo al Mondiale under 17. Il miglior giocatore di quel torneo? Julio Gomez, trottolino imprendibile del Pachuca, classe 1994. Chissà cosa ne penserebbe Zeman, se lo vedesse...
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