Che Rimpianto, Rabiot! Gennaio… non costi, ma investimenti! L’ossessione per il ritorno ai vertici. Morata, grande Uomo, grande Capitano
Dicesi ASSIOMA un principio evidente per sé, e che perciò non ha bisogno di esser dimostrato. Il fatto che con questa proprietà, ma molto probabilmente anche con le prossime, il Milan non possa acquistare Mbappé o Haaland, ai prezzi e agli ingaggi odierni, è un ASSIOMA inconfutabile, come quello che, per la dirigenza, il bilancio deve essere in nero e non in rosso.
Premesso tutto questo, ci sono però altri principi evidenti che non richiedono spiegazioni. Vorrei citarne almeno tre, sempre legati al mercato, che non riesco, proprio non riesco, a spiegarmi.
Il primo riguarda Adrien Rabiot. Ai primi di settembre, è lì che guarda il Milan, libero, pronto, bravo, importante, a costi accessibili, ben inferiori ad altri acquisti. E’ un campione, gioca a centrocampo, dove il Milan aveva già perso Bennacer. Con Reijnders e Fofana, o in alternativa a uno dei due, avrebbe permesso a Fonseca di schierare un reparto di assoluto valore internazionale. Eppure oggi indossa la maglia non del Real o del Barcellona o del City, ma dell’Olimpique Marsiglia. Un Club di tradizione, ma che non può essere paragonato, quanto a possibilità e blasone, al Milan, pur attento, di oggi.
Non riesco a rassegnarmi al fatto di aver perso un giocatore, che non appartiene alla fascia "Costi", ma a quello della fascia "Investimenti".
Insomma una opportunità che i dirigenti del Milan non hanno saputo cogliere. Vorrei tanto saperne le motivazioni, non credo economiche perché comprare il suo cartellino avrebbe comportato una spesa di almeno 40 milioni, rispetto ai poco più di 10 di uno svincolato. Qualcuno potrebbe obbiettare che fosse un problema di liste, ma un paio di “stranieri” da sacrificare, meno utili e funzionali, di Rabiot si sarebbero potuti trovare. O no?!?!
Il secondo principio concerne la assoluta necessità di avere una alternativa a Youssouf Fofana. Se gli venisse un raffreddore… con il naso chiuso , Fonseca sarebbe costretto a schierare Musah o Loftus Cheek, di fianco a Reijnders. Ormai sembra acclarato che i due non abbiano le caratteristiche del giocatore francese, degno erede di Franck ”Rimpianto ” Kessiè. Nel ruolo, qualche figura “sostenibile” di mercato certamente i dirigenti rossoneri l’avranno già individuata. Un nome, per esempio? Bondo del Monza.
Si tratta di regalare alla rosa un giocatore, che non appartiene alla fascia “Costi” ma a quello della fascia “Investimenti”.
Soprattutto perché è denaro che ti torna, grazie a un cammino meno rischioso in campionato e soprattutto in Champions League, dove il Milan può, anzi deve, puntare ad arrivare a 18 punti. Quota che significherebbe l’aritmetica certezza di arrivare fra le prime otto. Quindi di gestire al meglio il sempre tremendo mese di gennaio.
Il terzo principio indissolubile è simile al secondo. SERVE UN VICE THEO!!! Lo avevo già ricordato, solo una settimana fa, su queste pagine che “Ruota Fumante “ avrebbe potuto …sgonfiarsi, andando su e giù in quella fascia ormai da cinque anni, sempre irresistibile, sempre spettacolare, sempre devastante .
Lo ribadisco, con ancor più forza, dopo la dichiarazione di Ibrahimovic: "Non c’è il pensiero di rinforzare qualcosa, poi vediamo che cosa succede in questi due mesi".
Attenzione, Zlatan, qualcosa è già cambiato, come confermano le allarmanti parole di Didier Deschamps: "Theo attraversa un periodo delicato. La stanchezza psicologica è molto difficile da misurare!”. Mai come ora bisogna stare vicino a uno dei pochi fuoriclasse della rosa rossonera, anche perché, come dice il saggio: "La correlazione tra fatica e errore umano è sicura come la legge di gravità”. Il modo per aiutare lui e la squadra, intanto è facilmente individuabile, trovargli dunque un sostituto MANCINO.
Si tratta di regalare alla rosa un giocatore che non appartiene alla fascia “Costi”, ma a quello della fascia “Investimenti”. Come detto sopra e ancora più sopra!!
Gerry Cardinale, nella prefazione del libro dedicato ai 125 anni del Milan, parla di ossessione per il ritorno del Milan ai vertici del calcio europeo. Il modo di confermarlo è molto semplice, rinforzare la squadra a gennaio!
Chiudo con un pensiero dedicato a quella magnifica persona, che il Milan ha l’onore di avere in rosa. Parlo di Alvaro Morata. Alla Spagna, martedì nel corso del match contro la Svizzera a Tenerife , è concesso un calcio di rigore. Il Capitano avrebbe l’occasione di raggiungere Torres come terzo miglior marcatore spagnolo di sempre. Invece no. Preferisce cedere il penalty a Pedri, che gioca in casa. “ E’ stato un gesto molto bello “ ha commentato il CT Luis De la Fuente .
Un applauso a Alvaro Morata, un grande Uomo, un grande Capitano!!!
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