2012, 2019, 2023, 2024: quei risultati estivi... I giovani, non per caso...

2012, 2019, 2023, 2024: quei risultati estivi... I giovani, non per caso...MilanNews.it
sabato 3 agosto 2024, 00:00Editoriale
di Mauro Suma

Se qualcuno se lo fosse chiesto no, non era la prima volta che il Milan giocava allo Yankee Stadium. La prima volta era stata l'8 agosto del 2012 e il risultato era stato un tantinello diverso dal 2-3 a favore dei rossoneri di Manchester City-Milan di questa estate. In quell'8 agosto 2012, il Milan allo Yankee Stadium perse 5-1 contro il Real Madrid allenato da Mourinho. Nessun paragone, perchè se il Milan e il City quest' anno avevano in campo tanti giovani, "quel" Real schierava dall'inizio Pepe e Khedira, Di Maria e Ozil, Cristiano Ronaldo e Benzema. Ma ci fu anche una solenne sgridata allo staff e alla squadra da parte di Adriano Galliani a fine gara e fu quella di fatto l'ultima presenza di Antonio Cassano in maglia rossonera: 46 minuti giocati non al massimo, prima di essere sostituito da El Shaarawy in campo e una ventina di giorni dopo dal Pazzo Pazzini in rosa. Nessun paragone e nessun rinnegamento, ma un paio di chiose sì.

E' sembrato da metà aprile a metà luglio che nel Milan di oggi fosse sempre tutto brutto e che anni prima invece fosse sempre tutto bello. No, il calcio non è mai solo brutto e mai solo bello. Il calcio va e viene, con le sue sfumature e i suoi umori, che bisogna saper trasformare, come dice Zlatan, in pressioni da imbucare nel cappuccino a colazione. Ma non solo. Un conto è giocare una partita una tantum in uno stadio leggendario come lo Yankee Stadium, un altro conto è invece, in quello stesso stadio, sentirsi un po' a casa, data la stretta partnership strategica con i New York Yankees che RedBird ha portato nel Milan, nel cui board siede tra i Consiglieri Randy Levine, presidente degli Yankees. Una vicinanza dei due club tra i più iconici al mondo, che è stata di buon auspicio per la vittoria finale, alla quale ha poi fatto seguito quella di Chicago con il Real Madrid.

A proposito, la nostra stagione 2023-24 è stata un pò sulle montagne russe, proprio come nelle 3 partite della tournèe Usa, nessuna delle quali venne vinta. La speranza è che la terza gara contro il Barcellona confermi in qualche modo e per quel che vale il trend, in vista della prossima di stagione. Altri raffronti: c'è chi dice, occhio, anche a Cardiff nell'estate 2019 il Milan di Giampaolo sembrava tutto bello contro il Manchester United quando fece 2-2 con le veroniche di Suso e poi...Sì, vero, ma quel Milan arrivava comunque da due sconfitte negli Usa contro Bayern e Benfica e in ogni caso questo di Fonseca non sembra bello e impossibile, ma coerente e sostenibile. Speriamo bene. 

I giovani, ragazzi. Ecco il vero fil rouge dell'estate milanista. A chi diceva che le partite negli Usa servivano soltanto a collezionare infortuni e brutte figure, i primi a mandare un paio di "ssst" sono stati Nasti e Colombo. Purtroppo gli infortuni ci sono stati, iellato quello di Sportiello e con l'onore delle armi quello di Ale Florenzi, che merita un abbraccio gigantesco. Ma al di là di questi aspetti, il Milan ha continuato a girare. Ha richiamato Camarda e Zeroli negli Stati Uniti, e ha esposto in vetrina Torriani e Liberali, facendo tornare alla memoria l'estate di Sinisa di 9 anni fa in cui al loro posto c'erano Donnarumma e Calabria come giovani, con caratteristiche diverse, chiamati a sfruttare le occasioni. Ma quest'anno i giovani e la politica dei giovani non sono una parentesi, non sono un "vediamo cosa succede".

L'investimento economico, tecnico e strategico di Milan Futuro, la prima finale di Uefa Youth League raggiunta da una squadra italiana, il ritorno dopo anni nelle finali Scudetto primavera, la decisione nel puntare sui rinnovi contrattuali di Francesco e Kevin, i 18 anni di età in due in meno di Pavlovic e Morata rispetto all'ultimo Kjaer e all'ultimo Giroud, sono tutti tasselli di una politica che vede nei giovani non una ossessione o un confinamento, ma una grande opportunità prima di tutto sportiva e poi anche patrimoniale e di crescita. Certo, Morata non è giovanissimo, ma Pavlovic sì, come Jimenez e come altri. Peccato, davvero, per Simic e per Daniel Maldini, ma come nell'estate 2018 dei Cutrone e dei Locatelli arriva il momento delle scelte. Restano e saranno due ottimi giocatori che completeranno comunque la loro ascesa, anche se non in rossonero.

Quella dei giovani è una leva in cui tutto il Milan e Giorgio Furlani credono tantissimo, come dimostra anche la faccia messa su Milan Futuro da Zlatan Ibrahimovic in un momento umorale estivo esterno in cui non era facile metterla. C'è il coraggio di RedBird in questa visione. Così come c'è tanta sensibilità da parte di tutto il club nei confronti delle calciatrici della squadra femminile rossonere, che godranno da questa stagione di garanzie concrete in caso di maternità. Dal rinnovo automatico con prolungamento di un anno del contratto all'assistenza per la cura dei figli, al supporto per voli, alloggi e altre spese di viaggio per i figli della tesserata. Chapeau. Avanti. Mercato? In arrivo la settimana Emerson Royal. Poi toccherà al centrocampista. Fine delle priorità. E inizio delle opportunità...