Allegri, attento a non entrare nel vortice degli errori. Una formazione di infortunati e un'altra in scadenza: due problemoni per la dirigenza
Ognuno è artefice del proprio destino perchè ad ogni azione corrisponde una conseguenza e in virtù di ciò prima di azionare bisognerebbe meditare. Massimiliano Allegri sa bene che la fetta di scontenti sta crescendo esponenzialmente dopo gli ultimi passi falsi del Milan, una porzione che giorno dopo giorno calamita gli indecisi o converte chi fino ad oggi è stato un suo sostenitore. Si vocifera che anche a Milanello non tutti sono soddisfatti per alcune scelte fatte durante l’anno e in particolare nelle ultime partite. Dal derby in poi il Milan si è smarrito, vincendo a fatica la partita contro il Cagliari e subendo contro Lazio e Napoli. Molte delle responsabilità ricadono sull’allenatore, anche perché una delle leggi non scritte del calcio prevede che in caso di vittoria i meriti sono di tutti, in caso di sconfitta il primo a pagare è sempre il mister. Allegri non può restare distaccato di fronte alle ultime manifestazioni d’insofferenza dei tifosi. Molti vorrebbero da subito un cambio prima che le cose si complicano ulteriormente, ma ragionando a bocce ferme Allegri meriterebbe ancora qualche chance. Vincere al primo anno lo scudetto non è da tutti, il record di punti nell’anno 2011 è il tratto distintivo di un tecnico che ha delle qualità, e che non possono svanire all’improvviso. La sensazione è che Allegri si sia infilato in un vortice vizioso, dove da buon toscano, sta testardamente prendendo una serie di scelte impopolari per dimostrare di avere coraggio, andando anche contro la critica. Una serie di scelte che si sono rivelate infruttuose, come l’esperimento Emanuelson. Snaturare un giocatore, adattarlo in un ruolo non suo, peggiora il rendimento dell’atleta e della squadra. Insistere su alcune scelte, come tenere fuori El Shaarawy per tutta la partita o fargli giocare solo 45 minuti, alla lunga portano solo ad alimentare polemiche. E’ pur vero che un allenatore deve decidere con la propria testa, senza lasciarsi condizionare, ma è sotto gli occhi di tutti che alcuni errori di valutazione hanno pesato, e che alcune soluzioni adottate recentemente non hanno avuto molto senso. Allegri si è infilato in un circolo vizioso e deve stare attento a non farsi risucchiare fino in fondo. Deve essere bravo a tirarsi fuori perché ha le capacità per farlo.
Non lo aiutano gli infortuni e le squalifiche. Per la prossima sfida di campionato il tecnico di livorno avrà 13 giocatori indisponibili. Abbiati, Nesta, Yepes, Aquilani, Boateng, Flamini, Gattuso, Merkel, Strasser, Cassano e Pato per infortunio. Ibra e Van Bommel non ci saranno contro i friulani perchè squalificati. In questo caso per nessun allenatore è semplice effettuare scelte o cambiare strategie in corso d’opera in un lasso di tempo così ridotto. Anche la Juve che fino ad ora non ha mai perso (ha pareggiato 9 volte), senza Pirlo, Marchisio, Barzagli, Buffon, Matri e Vucinic, andrebbe in difficoltà. Per spezzare una lancia a favore del mister toscano si potrebbe dire che la dirigenza durante il mercato di gennaio avrebbe potuto fare qualcosa in più. Ottimo il ritorno di Merkel, ma serviva un altro giocatore pronto nell’immediato. Muntari oggi giocherà la semifinale di Coppa d’Africa e se dovesse andare avanti nella competizione tornerebbe solo la settimana prossima (la finale è il 12 febbraio).
E’ lunghissima anche la lista di giocatori che a fine anno potrebbe salutare il Milan. In via Turati hanno già l’agenda piena per i tanti incontri con chi è in scadenza. Da Falvio Roma a Nesta, da Ambrosini ad Inzaghi la situazione appare davvero delicata. L'unico sicuro del rinnovo è il difensore ex Lazio. Nesta è consapevole che l'anno prossimo sarà la riserva di lusso di Mexes e Thiago Silva ma vorrebbe proseguire ancora per una stagione. In difesa è incerta la posizione di Mario Yepes, il colombiano potrebbe restare ancora un anno, dipende tutto da come torna dall’infortunio alla caviglia. Per quanto riguarda Flamini, bisogna vedere se il francese sarà disposto ad una forte diminuzione dell'ingaggio. Gattuso potrebbe giocare un'altra stagione magari per ritrovare il campo dopo quest'annata sfortunata. Ringhio potrebbe appendere le scarpette al chiodo nel giugno del 2013. Per Ambrosini e Zambrotta si potrebbe profilare un addio. Van Bommel invece dovrebbe tornare in Olanda, forse al Psv, mentre Inzaghi saluterà la squadra e tifoseria con una partita d’addio. Galliani è già a lavoro per supplire alle tante mancanze di fino anno, il Milan potrebbe rinnovarsi e cambiare pelle, dopo che nella passata primavera ha perso Andrea Pirlo, uno dei campioni più grandi degli ultimi 10 anni rossoneri, potrebbe dire "grazie" a tanti altri.
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