Fabregas e Guardiola, le nuove fantasie del mercato rossonero hanno un sapore catalano. Qualcuno spieghi a Niang che il paragone con Balotelli non è una sfida a chi la combina più grossa

Fabregas e Guardiola, le nuove fantasie del mercato rossonero hanno un sapore catalano. Qualcuno spieghi a Niang che il paragone con Balotelli non è una sfida a chi la combina più grossa
© foto di Fabrizio Tomasello
martedì 11 settembre 2012, 00:00Editoriale
di Fabrizio Tomasello
Fabrizio Tomasello, giornalista, ideatore e conduttore di "Passione Rossonera" su Radio Radio, l'unico programma radiofonico esclusivamente dedicato al Milan

E’ bastata una sosta di campionato per il doppio impegno delle nazionali, un leggero sbuffo dal quartier generale del Barcellona ed ecco che immediatamente si è rimesso in moto il circo dei sogni rossoneri. Calciomercato chiuso da appena 10 giorni eppure la fiera delle suggestioni non si è affatto conclusa, anzi, forse approfittando dell’impossibilità di realizzare colpi nell’immediato, le fantasie sono ancora più eclatanti.
E’ stato sufficiente che Cesc Fabregas, a lungo pallino di Allegri e Galliani nella scorsa sessione di calciomercato estivo, ma poi caduto tra le grinfie delle sirene blaugrana, manifestasse pubblicamente un certo disagio nel ritrovarsi perennemente in panchina, per far saltare sulle sedie tutti gli operatori di mercato, e di conseguenza anche tutti i tifosi, specialmente quelli rossoneri.
Proviamo ad analizzare la situazione: al Milan è già arrivato Bojan Krkic, talento purissimo, ma ancora forse inespresso, della cantera blaugrana. Bojan, appena arrivato a Milanello, ha fatto riferimento ad un suo ex compagno del Barcellona, interessato ad avere informazioni sui rossoneri, scatenando con questa allusione la curiosità di tutti. Aggiungiamo che Allegri punta molto sul serbo-catalano, anche se forse non ha ancora ben chiare le idee su dove e come collocarlo, e questo potrebbe garantire al 22enne attaccante un prosieguo di carriera in rossonero anche il prossimo anno.
Nello stesso tempo, mister Allegri vive un momento delicato in casa Milan. Le sue recenti frizioni con Galliani non sono passate inosservate e, come nel caso dell’amichevole con il Real Madrid, l’Amministratore Delegato non è mai stato così incisivo pubblicamente nell’accusare un suo allenatore. La ricostruzione della squadra dopo la smobilitazione dell’estate appena trascorsa potrebbe non essere così semplice, anche in considerazione del materiale umano messo a disposizione del mister e se Allegri dovesse trovare sulla sua strada più difficoltà di quelle che la dirigenza rossonera è disposta a riconoscergli allora la situazione si farà delicata.
Sulla testa dell’allenatore livornese, che però non dimentichiamo viene da un primo ed un secondo posto in campionato con ben 162 punti conquistati in due anni, aleggia uno spettro ingombrante, quello di Pep Guardiola, più volte accostato ai rossoneri negli ultimi mesi, a maggior ragione dopo i contatti avvenuti tra il tecnico catalano e lo stesso Silvio Berlusconi. Il bel tenebroso del calcio mondiale, dopo aver chiuso la sua esperienza di successi e trionfi al Barcellona, ha deciso di prendersi un anno sabbatico per ricaricare le pile e presentarsi più pronto che mai ad una nuova avventura. E se questa nuova esperienza fosse proprio a Milanello?
Al di là dei risultati che otterrà, al termine della stagione, dopo tre anni al Milan, la carriera in rossonero di Mister Allegri potrà considerarsi conclusa. E se riuscisse a condurre in porto la squadra ad un onorevole posto in Champions League potrebbe anche consegnare le chiavi del suo armadietto a Guardiola con buona pace di tutti, soprattutto dei tifosi rossoneri.
In questo scenario si collocherebbe perfettamente anche l’approdo di Cesc Fabregas a Milano. Sarebbe la naturale conclusione di un corteggiamento durato tanto e che adesso troverebbe finalmente il suo giusto epilogo.

Ormai lo sfizio di giocare con la casacca blaugrana della sua squadra del cuore se l’è tolto e il centrocampista catalano potrebbe così andare a cercare successi e onore indossando un’altra maglia gloriosa, quella rossonera. La stampa spagnola ne comincia a parlare e quella milanista appare la destinazione più probabile per uno scontento Fabregas, già da gennaio.
 
In tutto questo vorticare di esercitazioni oniriche, abbiamo quasi dimenticato che sabato sera al Meazza di Milano arriva l’Atalanta. Lo scorso anno i nerazzurri bergamaschi partirono lancia in resta per recuperare la pesante penalizzazione che si erano ritrovati sul groppone. Quest’anno invece, i ragazzi di Colantuono hanno ottenuto appena un punto, frutto di una sconfitta in casa contro la Lazio e un pareggio a Cagliari. Sarà il caso di fare molta attenzione agli orobici e soprattutto sfatare il tabù San Siro, che quest’anno ha visto sempre sconfitte le squadre di casa in campionato.
 
E chiudiamo con una considerazione sulla notizia diffusa domenica sera. Il talentino francese Niang, ancora minorenne, è stato fermato al volante di una macchina e pare si sia spacciato per il compagno di squadra Traorè. Più che una notizia di cronaca sembra una barzelletta, se non fosse che il protagonista è uno dei pezzi forti del calciomercato rossonero.
Caro Mbaye, è vero che Cassano con le sue cassanate è passato sull’altra sponda del Naviglio, ed è vero che Boateng sembra voglia mettere la testa a posto, ma non si sentiva proprio il bisogno di qualcuno che prendesse il loro posto. E soprattutto, quando ti si paragona a Mario Balotelli, sappi che non si tratta di una sfida a chi la combina più grossa. Anche perché Supermario da questo punto di vista è un professionista inarrivabile.
 
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