Il Milan in Russia con i soliti due problemi. San Siro vuoto per il derby: l'appello della società, ma i tifosi rispondono così...
Ci siamo, il secondo appuntamento stagionale del Milan europeo sta per entrare nel vivo e a San Pietroburgo contro lo Zenit i rossoneri proveranno a testare i piccoli, quasi impercettibili, miglioramenti ottenuti dall'ultima trasferta a Parma. I problemi però restano sempre gli stessi e volendo possiamo ricondurli a due filoni principali.
A) Le palle inattive. Il Milan prende gol da calci piazzati, punizioni, calci d'angolo e rigori. L'unica rete incassata con la sfera in movimento è quella di Cigarini in casa contro l'Atalanta. Questo fa capire come i rossoneri caschino nel trappolone più con la difesa schierata che durante le azioni offensive delle squadre avversarie. Problemi di posizioni e anche di attenzioni, sicuramente da evitare per subire i soliti gol da “polli”.
B) Il Milan segna solo con Pazzini e El Shaarawy. I due si sono dati il cambio e prima il Pazzo poi il Faraone hanno tolto le castagne dal fuoco, ma è troppo poco. Questa squadra in 7 gare ufficiali, 6 di campionato e una di Champions, è andata a segno solo 7 volte con gli stessi due giocatori. Il trend negativo è iniziato proprio quest'anno perchè due anni fa, nelle prime 7 gare c’erano stati 5 marcatori diversi, l’anno scorso addirittura 7. Mancano le reti dei centrocampisti, soprattutto gli inserimenti di quei giocatori che hanno sorpreso per qualità e rendimento. Parliamo di Nocerino, ancora a secco e sopratutto il fantasma di se stesso, o anche Boateng, zero gol in casella e prestazioni da dimenticare. Da loro ci si aspetta molto di più, magari proprio da questa sera con lo Zenit, gare già decisiva perchè in caso di ko le cose si complicherebbero molto per il prosieguo della competizione.
La partenza quest'anno resta comunque negativa e fa effetto vedere che al Milan c'è bisogno di un appello dei giocatori per riempire lo stadio in una partita speciale come il derby, quando una volta iniziava la caccia al biglietto settimane prima. Le vendite vanno a rilento mentre la campagna abbonamenti si è chiusa con il record negativo dell'era Berlusconi, e la stracittadina di domenica 7 ottobre con l'Inter rischia di diventare un flop sotto l'aspetto della tifoseria. La parte comunicativa del Milan invece ce la sta mettendo tutta per convincere il popolo rossonero a fare un sacrificio e riempire lo stadio. Significativo il video-messaggio organizzato con i giocatori attraverso il canale youtube, un modo per “richiamare” la gente e colorare San Siro. Ma probabilmente è proprio lo spettacolo che non stuzzica l'appetito. Non ci sono più i campioni, manca anche un'idea di gioco e nemmeno i risultati arrivano. Molti sono delusi dalla mancanza di un vero progetto e scottati dalle bugie dette in estate sulle cessioni di Ibra e Thiago. Insomma è un momento veramente difficile per il Milan che comunque con grandissima fatica sta cercando di reagire.
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