Maxi vince su Tevez. Tra Muntari e Palombo balla la Coppa Africa. Diciannove ore sveleranno i misteri
Nel giorno della presentazione di Maxi Lopez, dopo che Galliani non aveva totalmente chiuso all'ipotesi Tevez, è arrivata la doccia fredda proprio all'ora di cena: la trattativa per l'Apache sembrerebbe ormai chiusa e, per questo motivo, l'argentino sarebbe pronto a ritornare in Inghilterra e riaggregarsi al Manchester City. Difficile che ci siano sorprese dell'ultim'ora... Nel frattempo, appurata l'entità dell'infortunio di Merkel, il Diavolo cerca un centrocampista per rinfoltire le rotazioni. Il nome caldo, per tutta la giornata di ieri, è quello di Sulley Muntari: l'agente Federico Pastorello, intervenuto ai nostri microfoni, non ha escluso un imminente contatto, nonostante l'idea iniziale prevedesse un trasferimento estivo per il mediano ghanese. Il ventiseienne è però impegnato in Coppa Africa che, se il Ghana dovesse arrivare in finale, lo renderà indisponibile almeno fino a metà febbraio. Proprio per questo motivo il Milan avrebbe deciso di puntare su un altro nome: Angelo Palombo. Il centrocampista della Sampdoria, accostato a tante squadre in questa finestra di mercato, potrebbe essere proprio il nome giusto (e di esperienza) per rinforzare la mediana milanista. Si è parlato anche di un possibile addio di Filippo Inzaghi che, visto il poco spazio, sembra intenzionato a voler cambiare aria: l'ipotesi blucerchiata, vista l'attuale militanza nella serie cadetta, non pare tuttavia molto percorribile. Tutti questi "misteri", in un modo o nell'altro, saranno svelati entro le prossime diciannove ore.
Maxi Lopez, dopo una settimana dura e intensa, si è guadagnato il Milan con pazienza e passione. La giornata di venerdì ha sorriso all'ex catanese, apparente vincitore di un duello tutto argentino. La gran parte dei tifosi avrebbe preferito l'arrivo di Tevez, ma Maxi ha comunque fatto breccia nei cuori di tanti milanisti. Ieri durante la presentazione ufficiale nell'hotel che l'ha ospitato per quasi una settimana, l'ex blaugrana ha mostrato tutta la sua emozione: lui ha voluto rischiare, riuscendo a conquistare quella maglia che ha sempre sognato. Nessuna pretesa di titolarità o di posto fisso, ma solo voglia di far bene e di aiutare la sua nuova squadra: la Galina de oro, come lo chiamavano in Argentina, può adattarsi con tutti gli altri attaccanti a disposizione di Allegri. Una risorsa importante, soprattutto contro difese solide e arroccate: quell'ariete tanto richiesta è finalmente sbarcata a Milanello.
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