Menate Leao, tanto non vi ammoniscono. Fine ottobre: allarme concretezza. Psg e Napoli: primi bivi stagionali

Menate Leao, tanto non vi ammoniscono. Fine ottobre: allarme concretezza. Psg e Napoli: primi bivi stagionaliMilanNews.it
lunedì 23 ottobre 2023, 00:13Editoriale
di Pietro Mazzara

Milan-Juventus ci ha insegnato una cosa: se sei un difensore che marca Leao, lo puoi picchiare quanto vuoi perché tanto il giallo arriva solo dopo settanta (!) e più minuti di immunità. È quello che è successo ieri sera con Gatti, onesto mestierante della difesa bianconera, che per beccare il pallone quando Rafa lo puntava, poteva solo abbatterlo. E così è stato, con Mariani che ha fatto correre ogni legnata che il difensore juventino ha tirato al 10 milanista fino a quando, in maniera palese, non ha potuto fare a meno di ammonirlo con una trattenuta a palla lontana che hanno visto persino gli steward girati di spalle. Se Mariani avesse ammonito Gatti al secondo-terzo intervento, forse le cose su quella fascia sarebbero cambiate. Il rosso a Thiaw a giusto, perché un tipico caso di DOGSO, con il centrale tedesco che si è fatto raggirare da Kean (aggravante) per due volte allo stesso modo. E se nella prima ci hanno pensato Calabria e Tomori a salvargli la pelle, nella seconda occasione è cambiata completamente la partita.

Il Milan non ha brillato, onestamente, manifestando ancora una volta le sue difficoltà ad affrontare squadre chiuse e che giocano con il 3-5-2 ed evoluzioni difensive. L’assenza di Theo Hernandez non può aver pesato così tanto sullo sviluppo del gioco, così come non sono stati brillanti i due costruttori primari, ovvero Reijnders e Adli. Serata storta? A livello generale sì, ma non è più un caso che Pioli non riesca a esorcizzare formazioni come quella di Allegri, come il Genoa o come l’Inter. Il Milan gioca molto dentro al campo per attirare gli avversari e poi creare spazi sugli esterni, ma quando la densità difensiva è così evidente, manca una lettura alternativa. E manca, tremendamente, la cattiveria nel cercare di attaccare con ferocia la porta.

Nelle ultime partite, il Milan ha calciato per 33 volte verso i pali avversari, trovando un solo gol, quello di Pulisic. C’è una difficoltà evidente di Olivier Giroud nell’essere decisivo dentro l’area avversaria. Su azione non segna da due mesi e questo, se hai il 9 del Milan sulle spalle, è un problema. Passano gli anni, cambiano le dirigenze, ma il problema del centravanti rimane ed è un problema serio, perché al Milan manca tremendamente quel giocatore che sappia spaccare l’area. Pioli in conferenza ha detto due cose: sono mancati gli inserimenti dei centrocampisti per riempire l’area di rigore e che lavorerà sulla concretezza. Il problema è essere arrivati a fine ottobre a parlare di questo tema, quando le tue concorrenti per il titolo continuano a macinare gol con più facilità rispetto a te.

Le prossime due gare, con Psg e Napoli, saranno un banco di prova molto serio per la squadra, che recupererà Maignan e Theo Hernandez e che dovrà valutare Loftus-Cheek, dove è emersa un’infiammazione che non gli ha permesso di essere convocato per ieri sera. Serve prendere la delusione per la sconfitta per farla diventare una motivazione in più, per crescere laddove ci sono lacune in campo mentre al quarto piano stanno prendendo appunti, perché non è da escludere che a gennaio il Milan non si muova sul mercato per cercare soluzioni laddove ci sono evidenti situazioni di dislivello qualitativo.