Milan, cosa va e cosa non va
Secondo Allegri Milan-Lazio era la partita più importante della stagione. In campo, però, per una ragione o per l'altra mancavano giocatori spediti in tribuna (Seedorf, Robinho, Zambrotta) o in panchina (Van Bommel e Pato). Cinque pedine in grado di fornire alla squadra un sostanzioso contributo di qualità. L'assenza di alcuni big si è avvertita visto che la Lazio ha subito spinto sull'acceleratore mettendo a nudo i difetti del Milan che nella fase difensiva ha concesso troppo. E' anche vero che se all'ottavo del primo tempo, quando il match era sullo 0 a 0, Aquilani non si fosse divorato una clamorosa palla gol, che avrebbe potuto modificare l'andamento del match, probabilmente i laziali costretti a rimontare si sarebbe sbilanciati in avanti lasciando spazi invitanti ai rossoneri. E' altrettanto vero che la squadra di Reja, sul 2 a 2, ha sbagliato due palle gol (Hernanes e Cissè) che avrebbero potuto decretare la sconfitta di Cassano e compagni. Atteniamoci ai fatti concreti. Klose e Cissè, sfruttando gli errori di chi doveva porre maggiore attenzione ai raid offensivi di Mauri, che dalla fascia destra ha fornito assist decisivi, in entrambe le occasioni hanno uccellato il “povero” Nesta. Alessandro si è in parte riscattato quando, al 21' del secondo tempo, con un intervento acrobatico ha impedito a Cissè, che aveva saltato Abbiati in uscita, di realizzare la rete del ko. Col Milan in svantaggio di 2 reti i tifosi, fortemente delusi, erano sull'orlo di una crisi di nervi. Centrocampo rossonero in balia di uno scatenato Mauri, di Brocchi e dei compassati Ledesma e Hernanes. Là in mezzo non c'erano frangiflutti rossoneri e nemmeno gente capace di rifornire con genialità le punte. Poi, ad un certo punto, si è riaccesa la luce. Il gol dell' 1 a 2 è da manuale: Aquilani al limite apre, con un delizioso pallonetto, per Cassano, scattato sulla destra, che dalla linea di fondo confeziona un cross per Ibra, Zlatan sotto misura, mette dentro a porta vuota, Quattro minuti dopo il pareggio: corner di Ambrosini e Cassano di testa centra il bersaglio.
Il Milan con l'inserimento di Van Bommel, al posto dell'infortunato Gattuso, ha trovato maggiori equilibri e le consuete geometrie. I gol sfiorati (Aquilani,Cassano, Boateng, Ibra, Pato), il palo colpito e gli assist di Cassano, le giocate spettacolari di Ibra, i 14 tiri in porta (7 nello specchio e 7 fuori di cui 5 di Boateng e 4 di Cassano), il 60% di possesso palla, costituiscono le note positive di una squadra che crea molte opportunità, ma deve assolutamente ritrovare la solidità del reparto arretrato. I passaggi utili non mancano (84,4%) piuttosto la manovra del Milan è ancora lenta e quando la squadra si allunga è soggetta ai contropiedi degli avversari. Nessuna dramma. La prima di campionato va archiviata con la consapevolezza che le potenzialità dei campioni d 'Italia rimangono notevoli, almeno per quanto concerne il nostro campionato, ma proprio l'ottima Lazio ha dimostrato che nulla è scontato. Per mantenere le promesse della viglia occorrono concentrazione e assoluta determinazione. D'altronde siamo solo all'inizio della stagione, quindi è troppo presto per esprimere qualsiasi giudizio. Intanto è in arrivo un altro difficilissimo test: il Barcellona di Messi. Scusate se è poco.
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