Mister, ecco i primi errori a cui porre rimedio. A Barcellona a testa alta con uno Zlatan al vetriolo

Mister, ecco i primi errori a cui porre rimedio. A Barcellona a testa alta con uno Zlatan al vetrioloMilanNews.it
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lunedì 12 settembre 2011, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara
Giornalista pubblicista, vice-direttore di MilanNews.it. Corrispondente e radiocronista per l'emittente radiofonica nazionale Radio Sportiva . Opinionista per Odeon TV e Milan Channel. Inviato al seguito della squadra. Collabora con Sportitalia.

Sono bastati solo 25 minuti alla Lazio di Edy Reja per mettere a nudo i limiti d'inizio stagione del Milan, difficoltà culminate con la serata no di uno dei perni di questa squadra, Alessandro Nesta, che non potranno essere ripetuti nella gara di domani contro il Barcellona al Camp Nou. L'errore che si può imputare a Massimiliano Allegri, forse, è quello di aver prediletto maggiormente gli allenamenti alle gare amichevoli riducendosi a quella con il Como come unico test prima dell'inizio del campionato a discapito delle altre di serie A che, comunque, si sono sfidate tra di loro in partite sicuramente più probanti rispetto al test-match contro i lariani che già aveva segnalato qualche campanello d'allarme. Tuttavia la reazione messa in atto contro i capitolini è stata rabbiosa e avrebbe meritato miglior sorte con il palo e Bizzarri a dire di no a Cassano e Ibrahimovic per la conclusione di quella che sarebbe stata una clamorosa rimonta. Il dato preoccupante, sottolineato anche dal tecnico, è quello dei gol subiti: in tutte le gare disputate in estate, eccezion fatta per quella con la Solbiatese, il Milan ha sempre preso almeno un gol segno di come sia il reparto arretrato quello che necessita di maggior rodaggio e il ritorno di Mexes è quanto mai necessario per dare respiro a chi, da anni, tira la carretta.

Un altro errore commesso dal tecnico livornese riguarda la lista Champions. Va bene tener fuori Filippo Inzaghi per motivi di natura fisica, con l'eurobomber non ancora disponibile, ma registrare solo quattro attaccanti è una sorta di autogol perché in caso di stop di uno di questi ci si ritrova nella condizione dello scorso anno quando Cassano venne preso per il campionato ma non era utilizzabile in Champions League. El Shaarawy, seppur con un'esperienza limitata se non nulla in Europa, avrebbe potuto occupare uno slot per avere sempre e comunque una rosa ampia dalla quale attingere: errare è umano ma perseverare...

La sfida ai marziani in maglia catalana sarà anche l'occasione per Zlatan Ibrahimovic di tornare in quello che è stato, per un anno, il suo stadio dove ha contribuito, fin quando non ci sono stati i problemi con Guardiola, alla conquista di una Liga firmando anche il successo nel Super Clasico col Real. Per Ibra lo scontro contro la sua ex squadra sarà un'ennesima prova del fuoco, dove tirar fuori quella rabbia repressa per non aver mai inciso come avrebbe voluto, in ambito europeo. L'anno scorso, la gara di Madrid, diede la scossa per la conquista del titolo con gli accorgimenti tattici portati da Allegri che si rivelarono decisivi. Nello stadio dove nacque la leggenda del Milan berlusconiano, c'è anche una grande sete di vendetta: 5 anni fa, un gol annullato inspiegabilmente a Shevchenko, estromise il Milan dalla corsa alla finale di Parigi che vide l'affermazione proprio del Barça sull'Arsenal, società che in estate hanno stretto un sorta di patto non scritto che ha mandato in bestia i membri del G14 e le conseguenze, per i Gunners, si sono già viste.

Andiamo a giocarcela, senza paura, voi lettori invece state sintonizzati con MilanNews fin da domani perché direttamente da Barcellona vi forniremo un lunghissimo LIVE con tutte le notizie, le impressioni e le dirette delle conferenze stampa di Allegri, Guardiola e di un altro giocatore del Barça non ancora comunicato oltre alla diretta della partita con un ampio live fotografico a cura della Photoviews.