Oggi si decide il futuro di Allegri: individuato il possibile sostituto. Lite al Vismara, quanti dubbi....
Un mercato fallimentare, un inizio di stagione inquietante fino alle litigate plateali tra l'allenatore della prima squadra e il tecnico degli Allievi. Benvenuti in quella che era una società modello, dove tutto sembrava perfetto e dove ora tutto sembra fatto apposta per essere criticato. L'abbiamo ribattezzato l' "anno zero" per il Milan, ma questa stagione rischia addirittura di trasformarsi in un'autentica via crucis.
Un'estate passata a smentire le cessioni eccellenti, un'estate a sognare il grande colpo, oppure un cavallo di ritorno gradito ai più (Kakà). Niente di tutto questo. Ma l'estate è passata e il campionato si è rivelato ancora più deludente: due sconfitte contro avversari da metà classifica (Samp e Atalanta) e una vittoria (fortunosa) in quel di Bologna. Anche in Champions il Milan è partito con il piede sbagliato: il pari interno con i modesti avversari dell'Anderlecht e la contemporanea vittoria del Malaga sullo Zenit complica maledettamente i piani dei rossoneri.
A rendere più amara la settimana, anche l'ormai nota "lite del Vismara" tra Allegri e Inzaghi: non ingigantirei una vicenda di cui si è già scritto tanto in questi giorni, a maggior ragione dopo la pace forzata davanti alle telecamere "amiche" di Milan Channell. Liti che ci possono anche essere in una grande famiglia, a maggior ragione tra due persone che non provano simpatia reciproca.
Su questa lite però ho qualche dubbio: versioni che sono arrivate a distanza di molte ore, la totale assenza di video amatoriali dei presenti in tribuna, la notizia che esce con 24 ore di ritardo. Qualche dubbio insomma su una vicenda probabilmente ingigantita c'è.
Meno male che oggi pomeriggio si torna in campo: al Fiuli, come lo scorso anno, Allegri si gioca la panchina. Inutile girarci intorno. Se non vince, potrebbe davvero dire addio a quella panchina sempre più calda. Le voci che abbiamo raccolto in queste ore danno in ribasso le quotazioni di Pippo Inzaghi con la possibilità di affidarsi a Mauro Tassotti, l'eterno secondo di tanti tecnici che si sono succeduti sulla panchina rossonera in questi anni. Non è da escludere un affiancamento di qualche pezzo della "vecchia guardia" con Filippo Galli in vantaggio su Costacurta.
Intanto Berlusconi resta in silenzio: non una dichiarazione su questo Milan che sembra sempre più lontano da quello creato e voluto da lui in questi 25 anni rossoneri. Era davvero necessario un finale così sofferente? Ditemi la vostra su twitter @stepeduzzi
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