Rivoluzione Max: dopo Dinho, adesso Inzaghi. Kakà-Milan: è finita sul serio. Ecco il bilancio economico di questo mercato

Rivoluzione Max: dopo Dinho, adesso Inzaghi. Kakà-Milan: è finita sul serio. Ecco il bilancio economico di questo mercatoMilanNews.it
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lunedì 5 settembre 2011, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara
Giornalista pubblicista, vice-direttore di MilanNews.it. Corrispondente e radiocronista per l'emittente radiofonica nazionale Radio Sportiva . Opinionista per Odeon TV e Milan Channel. Inviato al seguito della squadra. Collabora con Sportitalia.

La fine del mercato ha regalato il centrocampista tanto invocato dalla piazza e da Massimiliano Allegri, non un top player ma un mediano di assoluto affidamento che, per il costo che ha avuto e l’età che ha, è stato sicuramente un affare degno di tale nome. Antonio Nocerino vestirà la maglia numero 22, quella maglia che molti avrebbero voluto rivedere sulle spalle di Kakà ma che il trequartista brasiliano, forse in via definitiva, non indosserà più ponendo così fine al tormentone che ha caratterizzato la seconda parte dell’estate. Kakà resterà a Madrid, con buona pace della consorte Caroline Celico, e dei tanti tifosi che speravano in un ritorno, mai effettivamente in cantiere per problemi fiscali, del figliol (?) prodigo. Il Milan chiude così il mercato estivo 2011 con uno 0 quasi tondo tondo nella tabella delle entrate e delle uscite dovuto a quanto segue con le spese che sono: Nocerino 500 mila euro entro il 2011 e la metà di El Shaarawy a 5,4 milioni. Le entrate risultano arrivare da Verdi al Torino, 1 milione, e dalla metà di Merkel al Genoa, 5 milioni e la forbice non è molto ampia, si può sgarrare di poco essendoci delle specifiche contrattuali ancora non rese note. Tutto ciò consente di guardare con ottimismo al mercato di gennaio dove, forse, potrebbe essere scritta la parola fine all’avventura di Filippo Inzaghi con la maglia del Milan dopo quasi 11 anni di convivenza. L’esclusione di Pippo rientra in una logica ben precisa che Massimiliano Allegri ha spiegato ad Adriano Galliani e che l’AD rossonero sembra avallare: lasciare andare via chi non viene più ritenuto funzionale al progetto.

“Superpippo”, purtroppo per lui e per noi, è reduce dall’operazione al legamento crociato che, a 38 anni, non può essere assorbita come se l’intervento fosse stato fatto su un giocatore di almeno 10 anni più giovane. Inoltre, il problema al polpaccio, lo ha praticamente escluso dalla lista Champions dove, però, sarebbe potuto rientrare Stephan El Shaarawy. Il piccolo Faraone ha dato spettacolo, nel verso senso della parola, in quel di Como nell’amichevole che ne ha sancito l’esordio in maglia milanista. L’impatto avuto ha ricordato quello di un altro giocatore di cui abbiamo parlato ad inizio dell’editoriale, ovvero Kakà. Spunto in corsa e da fermo, grande dialogo con i compagni e pronto a prendersi le proprie responsabilità quando c’era da andare nell’uno contro uno con gli avversari. La sua non presenza in Europa gli apre, in via quasi automatica, le porte per molte presenze in campionato e c’è da scommetterci che ciò avverrà perché Allegri stravede per lui e lo “bastona” in ogni allenamento cercando di fargli tirar fuori, volta dopo volta, il suo grande potenziale. E se mister X fosse già in casa?