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Parma-Milan, Di Chiara: "Theo deve giocare sempre"

ESCLUSIVA MN - Parma-Milan, Di Chiara: "Theo deve giocare sempre"MilanNews.it
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sabato 24 agosto 2024, 12:00ESCLUSIVE MN
di Gaetano Mocciaro

Tempo di Parma-Milan, con i rossoneri che devono riscattarsi dopo il mezzo passo falso contro il Torino. Al "Tardini" la squadra di Paulo Fonseca troverà un avversario che all'esordio ha messo alle corde la Fiorentina e che, una volta tornato in A ha intenzione di restarci a lungo. Ne abbiamo parlato con un ex giocatore giallobù come Alberto Di Chiara. In esclusiva per MilanNews.it

Alberto Di Chiara, come vedi questo Milan che è partito ad handicap? 
"La scelta di Fonseca ha suscitato parecchie perplessità, non perché non sia di valore ma per il fatto che era reduce da un'esperienza italiana, era andato via ed è sembrato quasi un ripescaggio. La squadra resta una delle candidate al titolo, anche se l'Inter è ancora un gradino superiore e l'inizio non è stato brillantissimo, ma questo è valso a tutte o quasi tutte le grandi. Devo dire che questa Serie A si è livellata ma ahimè in basso".

Contro il Torino la mossa più sorprendente è stata l'esclusione di Theo Hernandez con Saelemaekers al suo posto
"Sono dinamiche che non mi spiego, sono cose che solo chi è dentro può spiegare perché sulla carta uno non ci penserebbe neanche a fare una scelta del genere. Theo lo farei sempre giocare, è uno dei terzini sinistri più forti in circolazione sia per la sua capacità di corsa, sia perché con Leao sulla catena sinistra diventa devastante. Magari non è in condizioni fisiche non ottimali o magari altro".

Cosa nello specifico?
"Spesso gli allenatori fanno certe scelte per fare i fenomeni, non credo sia questo il caso perché Fonseca non se lo può permettere dato che il suo arrivo è stato accolto senza un gradimento generale da parte dei tifosi. L'opinione generale per fortuna puoi cambiarla, come Allegri che arrivato alla Juve era un po' malvoluto da tutti, poi ha fatto la storia vincendo titoli in serie".

Il contratto di Theo scade nel 2026. Il Milan dovrà fare di tutto per blindarlo
"Chiaro che lui è un terzino sinistro d'alta fascia e ahimè non c'è una grande concorrenza, ma questo in tutti i ruoli. Ai miei tempi era molto più facile fare il direttore sportivo che il calciatore, perché nel calciatore c'era una competitività incredibile e i direttori sportivi avevano una gamma di scelta molto ampia. Nell'ultimo ventennio i ruoli si sono invertiti, basta saltare una volta l'uomo e vai in Nazionale. Calafiori, ad esempio: giocatore molto bravo, ha fatto molto bene al Bologna. Agli Europei gli è bastata un'azione alla disperata con la Croazia per essere quasi definito un nuovo Baresi ed essere valutato 50 milioni di euro. Quindi diventare calciatore mi sembra diventato più facile, mentre andare a scovare i talenti mi sembra più complicato".

Ora c'è il Parma: che avversario è?
"Il Parma con la Fiorentina avrebbe meritato qualcosa in più, a inizio gara poteva fare 2-3 gare chiudendo di fatto la partita. Una squadra che gioca da tempo insieme, è collaudata, ha lo stesso allenatore dell'anno scorso. Dico che può salvarsi tranquillamente, può fare qualcosa in più e col Milan non ha nulla da perdere".

Chi può essere il giocatore più pericoloso del Parma?
"Dico Bernabé. Se entra in forma lui può fare la differenza. È un uomo a tutto campo, va a prendersi il pallone e lo distribuisce. Un giocatore molto importante per il Parma, è difficile marcarlo perché si trova in tutte le fasi del gioco ed è il punto di riferimento a livello tecnico".

Si prospetta una partita in un terreno di gioco dalle condizioni precarie
"Ti devi adattare. Succedeva pure ai miei tempi, anche se quando giocavo al Parma il campo era sempre in condizioni ottimali. Non so ora di chi sia la colpa ma certo già abbiamo problemi nelle infrastrutture, almeno il terreno di gioco teniamocelo buono".