L'Arsenal...una Big d'Europa
Uno dei più grandi luoghi comuni di questa stagione calcistica, è che l’Arsenal ormai è da considerarsi una lontana parente di quella super squadra che dal 2002 al 2010 ha raccolto consensi, grandi risultati e successi in Inghilterra ed in Europa. Infatti in quegli anni sono arrivate 2 Premier League, 3 F.A. cup, 2 Community Shield, 1 Curling cup ed 1 finale di Champions persa nel 2006 contro il Barcellona per 2-1 per altro in maniera un po’ sfortunata e rocambolesca.
Una considerazione dettata soprattutto dall’inesperienza di un gruppo considerato sempre troppo giovane per vincere e dalle cessioni estive dei “pezzi da novanta”, su tutti Clichy e Nasri al Manchester City, Fabregas al Barcellona e Bendtner al Sunderland… Falso!!!
O meglio… sbagliato… infatti mai come quest’anno, il club guidato ottimamente da Arsene Wenger (giunto alla sua 15° stagione consecutiva n.d.r.) sta esprimendo un gioco bello, frizzante e spesso vincente, ed inoltre ha investito sul mercato ed acquistato diversi elementi che hanno rafforzato qualitativamente e quantitativamente l’organico dei Gunners.
Sono arrivati a Londra, l’astro nascente e grande talento Alex Oxlade Chamberlain, pagato 14 milioni di euro e prelevato dal Portsmouth; lo spagnolo Arteta, grande esperienza e uomo d’ordine a centrocampo acquistato dall’Everton per 12 milioni; il “centralone” difensivo Mertesacker dal Werder Brema, costato 11,3 milioni, il terzino sinistro brasiliano Andrè Santos dal Fenerbache (6,2 milioni ) e i vari Benayoun dal Chelsea, l’ivoriano Gervinho dal Lille ed il sud coreano Park Chu Young dal Monaco.
Se non si tratta di una vera e propria “rivoluzione” poco ci manca… ma sicuramente quello fatto e voluto dal tecnico francese è stato un vero e proprio cambiamento, che dopo un inizio difficile e stentato che ha portato il club londinese nei piani bassi della classifica (su tutti la sconfitta subita a Manchester contro i Red Devils per 8-2 n.d.r.), ha iniziato a macinare risultati, punti, gioco e prestazioni, arrivando al 4° posto a ridosso delle prime in Premier League, qualificandosi facilmente come prima nel girone di Champions (con il Marsiglia 2°, Borussia Dortmund ed Olympiakos n.d.r.) con una giornata d’anticipo e trovando nell’olandese Robin Van Persie (22 goal e capocannoniere della Premier) il terminale offensivo di una squadra che fa della velocità e delle ripartenze il suo punto di forza.
Ad aumentare, se mai ce ne fosse bisogno, l’autostima e la forza del gruppo, ci ha pensato il ritorno a casa del “figliol prodigo” Titi Henry, che con una serie di ottime prestazioni e con 3 reti messe a segno (2 decisive per altrettante vittorie n.d.r.) fanno dei Gunners un avversario da prendere con le pinze e che già da domani sera verrà a San Siro non certo per “fare la vittima sacrificale” ma per giocarsela ad armi pari e tentare di ripetere lo scherzetto del 2008.
La rosa, composta da 30 elementi, ha un’età media molto bassa di 23,82 anni, che se da un lato vuol dire inesperienza a livello europeo, dall’altro si trasforma in entusiasmo, corsa a perdifiato, ritmi altissimi e voglia d’arrivare.
Naturalmente, nonostante la giovane età, il Milan domani sera dovrà fare molta attenzione ai calci piazzati tirati in maniera eccezionale dal “terrificante” mancino di Van Persie, alla spinta costante sulle fasce di Sagna e Vermalen, alle geometrie e ai passaggi filtranti di Arteta, e allo scatto bruciante di Walcott in campo aperto (tanto per intenderci non bisognerà ripetere l’errore dello scorso anno fatto contro il Totthenam, quando nell’azione del gol di Crouch si diede spazio e campo alla ripartenza devastante di Lennon n.d.r.).
Infine più di un occhio di riguardo verrà dato al fenomenale Chamberlain, che a soli 18 anni sta infiammando con le sue giocate i tifosi dei Gunners e al fuoriclasse Van Persie che mai come quest’anno trasforma in goal ogni singolo pallone che “passa” in area avversaria. Il tutto senza dimenticare mai che questa partita, va valutata nell’ottica del doppio confronto e mai come domani sera serviranno al Milan una super prova della difesa, perché sarebbe di vitale importanza uscire comunque domani sera con la propria porta imbattuta.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
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