Al Milan è bastato uno scudetto per saziarsi...
Nelle ultime tre partite il Milan ha collezionato due sconfitte e un pareggio. Troppo poco per un Milan che ha velleità di tornare a vincere. E' vero che i tanti infortuni in una stagione fanno la differenza. Ne è la prova la stessa Juventus che arriva da anni disastrosi a livello di condizioni fisiche e ora che tutti stanno bene, riesce a emergere grazie a ricambi sempre freschi. Il Milan sta colando a picco e la preoccupazione maggiore è che non si sa quando questa flessione avrà termine. La gara di sabato contro l'Udinese sarà l'ennesima sofferenza nella speranza di portare a casa un pareggio viste le squalifiche di Van Bommel e Ibrahimovic e, appunto, gli undici giocatori infortunati. Ma dov'è finito Aquilani? E Boateng? Pato forse torna a Cesena... Nesta, intanto, si aggiunge alla lunga lista degli indisponibili. Su chi può davvero contare questo Milan? Ibrahimovic difficilmente si infortuna, ma il suo carattere non garantisce di averlo a disposizione per tutte le gare. L'unico a non essersi fatto mai male è Emanuelson. Ma l'olandese non è uno su cui si può esattamente “contare”... La Juventus ha dimostrato passione, cattiveria, corsa, fame e voglia di emergere dopo anni tragici.
Il Milan, dopo una semplice vittoria in campionato nella scorsa stagione, può aver già perso tutti questi sentimenti? Può essere mogio e indolente al punto da non riuscire a reagire ai momenti negativi? L'anno scorso le espulsioni di Ibra avevano portato compattezza nell'ambiente rossonero, oggi hanno portato tristezza e rassegnazione. Perché? Allegri non riesce più a risollevare le sorti del Milan, nonostante nelle conferenze stampa cerchi sempre di iniettare buon umore e speranze. “Vinceremo al ritorno”, ha detto il tecnico toscano dopo la sconfitta contro la Juve. Sarà, ma prima della semifinale di ritorno (il 20 o il 21 marzo) di mezzo c'è qualcosa di molto più importante. Lo scudetto e la Champions League. Udinese-Milan, Milan-Arsenal e Milan-Juve. Un crocevia fondamentale per restare in corsa nelle competizioni che contano davvero. Continueranno a mancare interpreti fondamentali, ma urge che il Milan, prima di tutto, ritrovi il carattere, altrimenti non serviranno nemmeno i ritorni eccellenti. Tutti i rossoneri devono seguire l'esempio di Thiago Silva che al primo gol di Caceres ha urlato di tutto contro Emanuelson e, successivamente, su un passaggio sbagliato di Ibra, ha gridato pure contro lo svedese. Non proprio un tipo che ama le critiche. Ma questo, e solo questo, è lo spirito giusto.
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