Kakà e i tabù dei cavalli di ritorno. Su chi si può contare ora?

Kakà e i tabù dei cavalli di ritorno. Su chi si può contare ora?MilanNews.it
© foto di Gaia Brunelli
venerdì 24 agosto 2012, 00:00Milanello in rosa
di Gaia Brunelli
Giornalista e anchor per Sportitalia. Opinionista per la trasmissione "Il Campionato dei Campioni" in onda su Odeon tv. Conduttrice su Radio Milaninter.

E ora non resta che sperare nell’arrivo di Kakà. Ma i cavalli di ritorno non sono mai stati molto positivi per i rossoneri. Quindi, prima il Milan deve sperare di convincere Perez a cedere il brasiliano in prestito, poi chiedere al giocatore di ridursi l’ingaggio e infine sperare che la regola dei ritorni venga sfatata dal bimbo d’oro. Insomma, ormai c’è davvero poco da fare. A 8 giorni dalla chiusura del mercato è vietatissimo farsi illusioni. La trattativa per Kakà è ancora molto lontana dall’essere conclusa e all’orizzonte non ci sono altri obiettivi low cost. Inoltre le strategie del club non sembrano nemmeno così chiare. Il mancato acquisto di Ze Eduardo ne è una prova. La riconferma che la situazione è davvero disastrosa. Difficile trovare un po’ di ottimismo in questo momento, forse solo una vittoria con annesso bel gioco contro la Sampdoria potrebbe servire a sanare gli animi. E poi non ci voleva anche l’ennesimo infortunio di Pato. E anche questa volta, come - nel mio caso - già detto a suo tempo a gennaio, bisogna dare ragione a Galliani che sa come muoversi sul mercato probabilmente meglio di chiunque altro.

Se nello scorso inverno il Papero fosse andato al Paris Saint Germain con il conseguente acquisto da parte del Milan di Tevez, forse ora le cose sarebbe andate diversamente. Non avremo mai la controprova, ma la verità è che l’Apache ha contribuito in maniera importante nella vittoria dello scudetto per il Manchester City, quindi non è da folli pensare che avrebbe potuto dare un apporto importante anche nei sei mesi rossoneri. Con Tevez il Milan avrebbe potuto vincere lo scudetto. Con Pato che non è mai stato arruolabile per i continui infortuni, per la Juve è stato più semplice soffiarlo alla squadra di Allegri. Ripeto, la controprova non l’avremo mai. Ma i dati di fatto parlano di uno scambio che a gennaio sarebbe semplicemente stato tra un giocatore integro e uno perennemente rotto. I più grandi luminari della scienza moderna non sono ancora riusciti a trovare una soluzione ai problemi del Papero, ma la situazione è diventata davvero insostenibile, per il giocatore e per tutto l’ambiente. Come si fa a contare su un ragazzo dal grande talento ma dalla scarsa integrità fisica? Non si può e quindi meno male che è arrivato Pazzini. Il nuovo attaccante titolare del Milan. A meno di inserimenti dell’ultima ora, ma sempre rigorosamente low cost. Ai rossoneri servirebbe anche un innesto in difesa e in attacco, ma la sensazione è che questa ultima settimana di mercato estivo non si andrà oltre a un solo nuovo acquisto. Forse.