Lo sbaglio del leader e i piccoli errori di mercato
Poco ritmo, poche idee, un solo misero punto e tanto nervosismo. È questo il Milan di adesso, una squadra senza ne capo ne coda, undici giocatori che in campo combinano ben poco, ma che poi a gioco fermo si danno da fare. Vedi Ibra, nervosissimo, al quale bisognerebbe forse dare un Valium piuttosto che il Maalox. Uno schiaffo rifilato ad Aronica, che ringrazia e risponde nella stessa maniera. Ibra espulso, Aronica no. L'arbitro Rizzoli e il guardalinee si perdono qualcosa, vedono solo parte di quello che succede nell’area del Napoli, ma sono molto attenti a quello che succede fuori dal rettangolo verde ed espellono anche Massimiliano Allegri (per proteste). Il rischio adesso è che l'attaccante abbia più di due giornate di squalifica e possa saltare le gare con Udinese-Cesena e Juventus. La speranza è ovviamente quella che possa tornare con i bianconeri di Torino. Comunque sia, nonostante il brutto episodio di Ibra, il Milan non ha convinto e soprattutto non ha portato a casa i tre punti che erano fondamentali. Un altro stop con una big del campionato, una squadra che però, al momento non è al massimo delle proprie condizioni.
I tifosi fischiano, a fine primo tempo, alla fine e al momento del cambio di Seedorf. Il popolo rossonero è tutt'altro che contento, anche perchè la Juve non si ferma, ed è sempre avanti (con una gara da recuperare). I problemi del Milan partono dal centrocampo. Forse, oltre a Merkel e Muntari (ancora da valutare) la dirigenza milanista avrebbe dovuto prendere un centrocampista di qualità per alzare il livello di una mediana zoppicante. Magari un Montolivo in più adesso ci avrebbe fatto comodo, invece, a quanto pare, bisognerà aspettare giugno per vedere il giocatore della Fiorentina con la maglia del 'Diavolo'. Per quanto riguarda l'attacco, finchè c'è stato, Ibrahimovic è stato l'unico a creare qualcosa, mentre Robinho è riuscito anche questa volta a divorarsi un gol a porta vuota. Ha potuto fare ben poco, invece, il nuovo arrivato Maxi Lopez, entrato solo nei sei minuti finali. Lasciando da parte i commenti sui singoli, in casa Milan sembra regnare il nervosismo. La cosa più bella della giornata rossonera è stata indubbiamente lo striscione della Curva Sud dedicato a Pippo Inzaghi: “Pippo il tuo gesto d’amore vale più di mille parole, Grazie!”.
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