Biasin: "Tutto quello che c'è da sapere sul caso Tevez. Ma la verità è che nerazzurri e rossoneri stanno bucando il mercato"
Non vedevo mia zia dai tempi delle Guerre Puniche. All'epoca era una bella figliola. Ora è una vecchia attempata ma ha comunque un suo seguito, perché s'informa delle cose che piacciono alla gente così da poterle raggirare. Al pranzo della domenica mi fa: "Ma allora, 'sto Tevez, che fa? Detto che il Psg è fuori dai giochi e il Milan non modifica la sua offerta, è credibile il tentativo dell'Inter?". L'ho guardata di sbieco con l'ossobuco rovente già in tavola e ho risposto: "Zia, tu sai più di aramaico che di calcio, che cavolo te ne frega?". Lei: "La gente vuol sapere, la gente parla solo di Tevez, tu sei sangue del mio sangue. Dimmi dove va Tevez".
L'ho guardata come guardo i colleghi quando blatero in tv, ma lei mi ha freddato: "Non fare quella faccia da saccente, con me non regge. Tu ne sai quanto il pollivendolo sotto casa". Aveva ragione. Mi sono alzato e ho preso il cellulare: dovevo sapere qualcosa che non sapeva il pollivendolo. Ho chiamato uno che ne sa, uno di quelli che entrano di diritto nelle stanze dei bottoni nerazzurre. Mi fa: "Domani formalizziamo l'offerta, ci proviamo". Io: "Siete ottimisti?". Lui: "Più di ieri e meno di domani, ma il Milan ha l'accordo col giocatore e questo di solito fa la differenza". Ho riferito a mia zia parola per parola. Lei: "Cose che sapevo già". Sono andato nella mia vecchia cameretta senza toccare i pasticcini.
Il giorno dopo, ieri, ho richiamato il tizio dopo il famoso "vertice nerazzurro" Moratti-Branca ecc ecc. E' stato chiarissimo: "Non facciamo alcuna azione di disturbo, offriamo soldi, milioni. Tanti". Quanti? Venticinque. Gli ho detto: "Fino a due mesi fa però dicevate che l'Inter di soldi da spendere non ne aveva". Lui: "Mai detta questa cosa. Noi valutiamo quel che offre il mercato. Tevez ci interessa". Ho riformulato la domanda della domenica: "Siete ottimisti?". Lui: "Se il Milan vuole il giocatore basta che trasformi il diritto di riscatto in obbligo di riscatto".
Il discorso è tutto lì. Il giocatore è del Milan, ma il Milan temporeggia e fa arrabbiare gli sceicchi. Il City valuterà l'offerta dell'Inter e dirà "sì". Ma si sa, in casi come questo vince sempre quel viziato del giocatore. In definitiva tocca aspettare la mossa dei proprietari del cartellino che potrebbero anche farsi girare i santissimi e rompere gli indugi al grido di: "Sai che c'è caro Carlos, resti ai box fino a giugno". Questa, in effetti, è l'unica variabile. A quel punto il Milan modificherà la sua offerta e l'Inter - che nel frattempo tenta di convincere l'agente con la faccia da furbo Kia Joorabchian - giocoforza si farà da parte.
Tutta questa caciara nasconde due sole verità: 1) Nessuno al momento sa dove giocherà Tevez, neanche lui. 2) I dirigenti di Milan e Inter stanno disputando una partita pericolosissima. A cinque giorni dal derby e venti dalla chiusura del mercato delle toppe, i capoccioni dei due club si stanno concentrando solo e soltanto su un giocatore che potrebbe non arrivare mai. Cioè, questi qua fanno finta di non sapere che: A) Il diavolo se vuole fare la differenza anche in Europa ha estrema necessità di portare in fienile un terzino sinistro e un centrocampista. B) I "beneamati" se non vogliono essere risucchiati a metà classifica devono acquistare due centrocampisti e un esterno alto a sinistra.
A che gioco stanno giocando a Milano? Anche in questo caso tutto sembra molto chiaro. I dirigenti "rossonerazzurri" stanno ragionando su soldi che ancora non hanno in tasca. Tevez - detto chiaramente - si può acquistare solo con il denaro ricavato dalla cessione di qualche altro giocatore. Di fronte a offerte corpose tutti sono in vendita: Pato da una parte, Sneijder e Maicon dall'altra. Sapete qual è il problema? Che nessuno ha offerto uno spiccio né per l'uno né per l'altro. Al massimo si può ipotizzare che Mancini abbia detto agli amici nerazzurri: "Prendetevi Tevez ora, e io acchiappo Sneijder a giugno". Per questo l'Inter può pagare subito e il Milan no. Del resto è il mercato delle pulci, ve l'abbiamo detto...
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale e responsabile: Antonio Vitiello
© 2024 milannews.it - Tutti i diritti riservati