Cairo: "In 31 anni, a parte eccezioni, hanno vinto sempre le stesse tre che sono Inter, Milan e Juve"

Cairo: "In 31 anni, a parte eccezioni, hanno vinto sempre le stesse tre che sono Inter, Milan e Juve"MilanNews.it
mercoledì 24 luglio 2024, 20:11News
di Antonello Gioia

Al fianco del nuovo allenatore del Torino, Paolo Vanoli, c'è anche Urbano Cairo, numero uno del club di via Viotti. Il patron granata è salito in Val Rendena, a Pinzolo, per accompagnare il tecnico nella conferenza stampa di presentazione e per stare vicino alla squadra.

Qual è la ricetta per aiutarvi a soddisfare i desideri dei tifosi?
"Se parliamo di ambizioni, per quanto mi riguarda ho dimostrato di averne molta facendo anche cose inaspettate e a volte impossibili. L'ambizione è il motore della mia vita. Nel calcio devi anche fare i conti con le risorse: non è un caso che da quando ci sono i diritti tv, dal 1993, in Italia hanno vinto quasi sempre le stesse squadra a parte l'eccezione della Roma e della Lazio e poi del Napoli. In 31 anni, a parte queste tre, hanno vinto sempre le stesse tre che sono Inter, Milan e Juve. Questo qualcosa dice. Dal 2012, dal ritorno in A, nei 12 campionati abbiamo avuto il primo in cui ci salvammo tranquillamente, poi non era minimamente un'aspettativa arrivare settimi e divenne Europa con il Parma che non aveva bilanci in regola. E l'anno successivo arrivammo noni con buon percorso in Europa, fino al 2018/2019 ai preliminari contro il Wolverhampton che era una squadra top. Dal 2012 siamo andati costantemente in ascesa, poi abbiamo fatto qualche investimento eccessivo che non ci ha dato risultati ed è arrivata la pandemia che è stata un disastro per tutti i bilanci con gli stadi chiusi e sponsor che riducevamo investimenti. Eravamo pronti al salto successivi, ma è arrivata pandemia e investimenti esagerati tra Verdi e Zaza che per noi non erano la cosa giusta. Per voler fare qualcosa in più, abbiamo fatto una cosa che ci ha penalizzato. Abbiamo sommato situazioni negative e questo lo abbiamo dovuto digerire e recuperare anche economicamente. Abbiamo fatto meno di ciò che avremmo voluto per una situazione economica deficitaria. Ora non siamo a posto, abbiamo fatto sei bilanci in perdita e sono cose che pesano, ma non è una colpa non aver 50 milioni da mettere ogni anno nel Toro: non è una cosa che qualcuno mi possa addebitare, bisogna trovare un percorso sostenibile. E per noi è un vivaio che dia giocatori per la prima squadra, lo scouting che dà giocatori con operazioni per trovare talenti a cifre abbordabili e diventano calciatori importanti. L'aspettativa è più alta, è giusto che il tifoso che l'abbia e lo vediamo in tutte le piazze, ma negli ultimi 12 anni siamo stati otto volte nella parte sinistra e negli ultimi due anni abbiamo lottato per l'Europa perdendola anche a campionato finito, come quest'anno. E nella stagione precedente all'ultima contro l'Inter...Non è un percorso così negativo, ma tutto è migliorabile e bisogna fare di meglio. Ma per quanto mi riguarda, l'errore che ho fatto nel 2018/2019 è stato fare qualcosa in più per i nostri bilanci che non potevano permetterselo"