Carlo Nesti: "L'orgoglio di un Milan mutilato"
Con 13 assenze (7 centrocampisti), un primo tempo chiuso sullo 0-1, e su un campo dove non aveva vinto nessuno, è necessario usare l’espressione “impresa”. La reazione d’orgoglio del Milan, in queste condizioni, è stata sorprendente, e degna di una grande squadra. Laddove tutto sembrava perduto, le parate decisive di Amelia, e il gol e l’assist di Maxi Lopez, hanno stracciato il copione, ribaltando il verdetto.
Per 45’, una circolazione di palla sterile, la mediana invalicabile dell’Udinese, e le digressioni di Robinho ed El Shaarawy, senza gli inserimenti centrali di nessuno. Nella ripresa, la voglia di buttare il cuore al di là dell’ostacolo, rischiando, ma anche aspettando, pazientemente, che gli avversari si sgonfiassero. Alla fine, il Milan non sembrava più una squadra “scarica”...
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