Chirico: "Juve prima di fatto perché ha battuto il Milan"

Chirico: "Juve prima di fatto perché ha battuto il Milan"MilanNews.it
sabato 24 dicembre 2011, 19:00News
di Francesco Specchia

TMW ha intervistato in esclusiva Marcello Chirico, giornalista e opinionista della trasmissione "Qui studio a voi stadio", in onda sull'emittente Telelombardia e Antennatre. Tecnicamente il Milan è un po' più forte della Juventus. Marotta prima sfoltirà il numero degli attaccanti e poi prenderà un goleador. Lo spogliatoio juventino è compatto e non risente di chi gioca meno, prova ne sono i risultati. Cáceres è il rinforzo ideale perché riesce ad assolvere a tutti i ruoli difensivi.

La Juventus è l'unica squadra che dopo sedici gare non ha mai perso però è a pari punti con il Milan che è stato sconfitto due volte, dipende solo dal numero di punti assegnati per vittorie e pareggi o c'è anche una diversità di valori tecnici fra le due formazioni?
"Tecnicamente, forse, ha qualcosina in più il Milan, parlo di qualità di alcuni giocatori, un nome per tutti Ibrahimovic che può risolvere da solo le partite. Noi questo risolutore non lo abbiamo, però abbiamo un bel collettivo e rispetto allo scorso campionato anche la difesa è migliorata, infatti prende molti meno gol. Dalla parte della Juventus c'è la vittoria nello scontro diretto, alcuni non tengono conto che Juventus-Milan è finita due a zero (doppietta di Marchisio, ndr), ciò potrà dar fastidio ai milanisti, mi spiace, ma il 2011 si chiude con la Juventus in testa perché se fosse finito oggi il campionato la Juve avrebbe vinto lo scudetto in quanto ha battuto nello scontro diretto il Milan, per i milanisti questo non conta mai, io non voglio togliere nulla ai rossoneri, ma loro non tolgano nulla alla Juve".

Passando al calciomercato: Borriello alla Juventus è l'uomo che serve a Conte o una chiacchiera di mercato?
"Come dicevo prima uno che segni serve, però non penso che Borriello arriverà alla Juve se prima Marotta non si sarà disfatto di Amauri, Iaquinta e Toni. Prima ci saranno le operazioni in uscita e poi arriverà un nuovo attaccante. Io comunque mi auguro che la punta vera, il goleador, arrivi a giugno, ma che sia molto forte visto che dovremo andare a sostituire un top player come Del Piero".

La Juventus ha in rosa alcuni giocatori che non rientrano nei piani dell'allenatore, cederli è diventato una priorità per mantenere compatto lo spogliatoio?
"Amauri ha poco da protestare perché era già fuori dalla rosa nel ritiro di Bardonecchia e gli era stato detto in modo chiaro e quindi aveva solo da accettare la soluzione Marsiglia, non lo ha voluto fare e per questo è finito fuori rosa, di conseguenza del suo malumore non importa niente a nessuno e allenandosi a parte e non vedendo neppure i compagni, se non fuori, non penso possa incidere sugli umori dello spogliatoio. Iaquinta è sempre malato e non penso che qualcuno possa avercela con lui, ma allo stesso tempo è impensabile che possa chiedere di giocare. Toni anche lui è fuori dai piani e ormai ha la testa già indirizzata verso una nuova squadra. Se si venderà Krasic Elia troverà sicuramente più spazio. Per questo secondo me chi gioca di meno non influisce sulla compattezza dello spogliatoio, altrimenti se così non fosse la Juventus non sarebbe riuscita a raggiungere i risultati fin qui conseguiti e non sarebbe imbattuta. Gli altri anni che nello spogliatoio c'erano malumori infatti la Juve andava male".

Il tre gennaio apre il calciomercato, alla Juventus servono rinforzi o può arrivare così com'è a fine campionato?
"Uno sicuro: un centrale difensivo, ci serve come il pane. E penso che potrà arrivare Cáceres perché è uno che assolve a tutti i ruoli della difesa e poi chiaramente se avessimo anche un goleador non sarebbe male, ma, come dicevo prima, la priorità è sfoltire gli attaccanti e poi coprarne uno veramente forte, però a gennaio nessuno si priva di un bomber che faccia tanti gol".