CorSport - Il caso Diarra come il caso Leao? Sono due vicende differenti. Ecco perchè
Nelle ultime ore si sta parlando parecchio della sentenza Diarra, pronunciata stamattina dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea, stabilisce infatti che le norme della Fifa che regolano il calciomercato sono incompatibili con la libera circolazione delle persone e quindi anche dei calciatori. Come potrebbe un caso così specifico come quello di Lassana Diarra cambiare il calciomercato? Potrebbe far sì che i calciatori si liberino con molta più facilità dei contratti con i club?
Se lo chiede questa mattina il Corriere dello Sport che torna a parlare del caso simile che ha visto protagonista Rafael Leao, Sporting Lisbona, il Lille e, indirettamente, il Milan: "La sentenza Diarra potrebbe convincere Milan e Lille a riaprire le aule dei tribunali per riaggiornarsi sul caso Leao? Nonostante siano casi simili, le vicende restano differenti, perché il tutto si gioca sul mancato trasferimento di Diarra allo Charleroi nel 2015 a causa della non concessione, da parte della Fifa, del certificato di trasferimento internazionale. Leao, dal canto suo, si è trasferito subito dopo la rescissione al Lille, toccando, dunque, un altro lato del regolamento su licenziamenti e trasferimenti e non vedendosi 'la carriera bloccata' dalle dinamiche burocratiche della Fifa, seppur essa sia stata comunque influenzata da tutta la vicenda. La questione Leao, dunque, può ritenersi chiusa a maggio 2023, a meno di sviluppi della situazione giurisprudenziale ad essa legati" scrive il Corriere dello Sport.
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