Di Marzio: "Il Milan al bivio, aspettare Tevez o chiudere subito Maxi"
Non mi è andata male comunque nemmeno a Desenzano, lunedì sera, alla cena della Lega di serie A. Cellino che suonava, Preziosi che ballava, Galliani e Ghirardi divertiti, Lotito sempre in vena di battute, Pulvirenti e Lo Monaco più al telefono che a tavola, c'è Maxi Lopez da cedere al miglior offerente (c'è anche il Fulham). L'ultimatum al Milan è stato lanciato, l'argentino resta bloccato fino a venerdì, il giorno dopo l'incontro a Londra tra il City e Ariedo Braida, accompagnato dagli agenti di Tevez. Una visita di cortesia, quella rossonera, richiesta dagli inglesi dopo i continui rifiuti di Carlitos, deciso a scegliere solo il Milan. "Se è proprio così, allora vediamoci", l'invito spedito da Manchester, con Galliani strategicamente a distanza, in viaggio per il Brasile con il cellulare bollente.
L'offerta resta sempre quella: prestito gratuito, rivalorizzazione del patrimonio tecnico e possibile futuro riscatto a circa 23 milioni il prossimo giugno. Il City ribadirà la propria formula preferita, cessione a titolo definitivo o eventualmente prestito ma con obbligo di riscatto, la partita dovrebbe finire 0a 0. Solo allora Galliani deciderà se aspettare davvero fino al 31 gennaio l'eventuale apertura di Mansour o andare sul sicuro, prendere Maxi e portarlo poi subito a Dubai. Spettatore interessato della vicenda è proprio Enrico Preziosi con il suo Genoa a caccia di una punta: con il Catania c'era già un impegno l'estate scorsa, poi saltò sul più bello. Adesso Maxi Lopez è in una lunga e ricca lista, con Amauri in pole e due sogni (Milito e Borriello) che si allontanano giorno dopo giorno.
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