Fonseca sul processo di crescita: "È sempre difficile cambiare. Serve pazienza, ma continuo a credere che saremo un'altra squadra in futuro"

Fonseca sul processo di crescita: "È sempre difficile cambiare. Serve pazienza, ma continuo a credere che saremo un'altra squadra in futuro"MilanNews.it
Oggi alle 15:50News
di Enrico Ferrazzi

Intervenuto in conferenza stampa in vista del match di domani contro l'Udinese, Paulo Fonseca ha dichiarato:

Reijnders ha detto che "piano piano stiamo mettendo in pratica le indicazioni dell'allenatore". A che punto è il processo?
"Voglio dire la verità. È difficile cambiare. È sempre difficile cambiare. Stiamo cambiando? Sì. Anche io ho fatto questa riflessione, e devo capire che è un cambiamento grande e devo essere più paziente. Abbiamo bisogno di più tempo per cambiare. Si cominciano a vedere cose che sono importanti, dobbiamo continuare. Non abbiamo tanto tempo per allenarci, piano piano dobbiamo migliorare in quello che io credo che dobbiamo migliorare".

Il calendario permette al Milan di avere quel tempo necessario che richiedi?
"Sto lavorando molto per far crescere la squadra e farla arrivare a quello che io voglio. Quello che possiamo fare lo stiamo facendo anche col poco tempo che abbiamo, i giocatori stanno rispondendo bene. Dobbiamo continuare, continuo a credere che saremo un'altra squadra in futuro".

Da qui a fine ottobre tre gare di Serie A e una di Champions. È questo il vero primo momento cruciale della stagione?
"Qui tutte le partite sono importanti, per questo non penso troppo a lungo termine perché la più importante è domani. Domani abbiamo una partita troppo difficile, il poco tempo che abbiamo serve a concentrare il giocatore sulla prossima partita. Qui al Milan tutte le partite sono cruciali, decisive. Magari per i tifosi il derby è stato un momento decisivo, per me sono tutte decisive".

Il cambiamento è difficile sul piano tecnico, atletico, tattico o psicologico?
"Tutto, sono tutti interconnessi. Possiamo parlare di tattica e di struttura... Pensate che abbiamo perso con la Fiorentina perché c'è stato un problema tecnico o tattico? Per me c'è di più. Penso che non abbiamo avuto la cattiveria, la voglia di correre più della Fiorentina. Questo è tutto nella testa. Possiamo lavorare su tutto, ma quello che per me è stato importante vedere è che non abbiamo avuto aggressività. E questo non è tattica. Dobbiamo correre più degli altri e non l'abbiamo fatto".