Graffi di Guardiola, Fonseca: "Il calcio è per persone forti. Non si può scappare da questa pressione, al Milan come al City”
Intervenuto in conferenza stampa in vista della sfida di domani contro l'Empoli, Paulo Fonseca ha dichiarato sulla pressione:
È un problema che gli allenatori sono sempre così sotto pressione e sotto stress?
"Non possiamo scappare da questa pressione quando siamo in club come il Milan o come il Manchester City. Non so cosa sia successo con Guardiola (e i graffi sul viso, ndr). Ma stare qui vuol dire avere pressioni in tutti i momenti, tutti i giorni. Non solo con la stampa e i tifosi, ma anche qui dentro e con i giocatori. Siamo una squadra che deve vincere sempre. Se non vogliamo avere questa pressione non possiamo stare qui, a questo livello. Non penso ci sia altro modo. È una pressione grande, grandissima. E si sente tutti i minuti, tutti i giorni. Io dico che il calcio è per persone forti. Se non siamo forti non possiamo stare nel calcio a questo livello".
Con l'Empoli proprio non si può sbagliare... Il fatto del dentro fuori tutte le partite, che in Champions non avete, cosa fa?
"A Madrid eravamo sotto pressione... Io posso dire che sono esperto adesso nel momento di pressione: dal primo giorno che sono qui tutte le partite sono così. Non c'è nessuna novità per domani, è la stessa pressione. I giocatori anche sono abituati. Tutti qui sappiamo che dobbiamo vincere domani, e poi col Sassuolo e poi con l'Atalanta. Non sento più pressione che in altre partite. Non sono buono con me stesso, sono il primo a mettermi pressione".
Però la pressione da primi è diversa dalla pressione da ottavi o noni...
"Per questo dico che sono esperto, non sono stato ancora lì su (sorride, ndr). È difficile per la squadre che sono indietro, la pressione di vincere è molto meglio. C'è comunque sempre pressione. La squadra che è prima, il Napoli ora sente grande pressione: c'è sempre pressione. Magari per me ora è una pressione diversa da quella del Napoli. Qui si lavora tanto ma io dormo sempre molto bene. Non dormo tante ore, ma le ore che dormo le dormo molto bene. Ho un bambino di un anno... È l'unica forma di non dormire bene (sorride, ndr)".
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