Gravina: "Gli 0-0 sono noiosi. Perché non mettere mano al fuorigioco?"

"A Dortmund con fiducia e il ricordo del 2006. Dagli stadi ai giovani: così cambierà il calcio": le parole di Gabriele Gravina, presidente della FIGC, che in questi giorni si è recato in Piemonte per i lavori del Centro Tecnico FIGC in Piemonte. Il numero uno della Federazione ha rilasciato anche un'intervista al quotidiano torinese toccando tanti temi. Il presidente della Federcalcio in visita alla redazione de La Stampa: “Basta giocatori a rapporto dagli ultrà: la norma anti-gogna va applicata".
Gravina ha parlato anche di Euro 2032 e del problema stadi. Roma, Milano e Torino, tre impianti sono già in lista: "Sono in pole, richiedono solo alcune riflessioni. Poi c’è la forte candidatura di Firenze dove i lavori sono cominciati. Palermo è particolarmente attiva, Cagliari è quasi pronto, a Bologna c'è un grande entusiasmo come a Udine o Bari. I cinque stadi dovranno essere i più belli d'Italia".
Spazio anche al calcio del futuro. Gravina propone una nuova regola per il fuorigioco: "Gli 0-0 sono noiosi. Perché non mettere mano al fuorigioco? Penso, naturalmente, a tutti quei gol capolavoro cancellati per un alluce: parlare di 'luce' ci conserverebbe piccole, grandi magie per gli occhi".

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