Il Milan non sfonda a Cagliari: tutte le colpe di Fonseca e dei giocatori
Dopo la bella vittoria di Madrid contro i Blancos in Champions League, tutti nell'ambiente Milan speravano in un'altra riscossa in Serie A, dopo la vittoria sofferta sul campo del Monza una settimana fa. Invece no, il pareggio per 3-3 contro il Cagliari ha lasciato, nuovamente, un vuoto di delusione e preoccupazione, soprattutto dopo i tre gol segnati contro il Real Madrid. A chi vanno le colpe? Giocatori o Fonseca?
Sul banco degli imputati ci vanno i giocatori, seguiti chiaramente dalle scelte di Fonseca, forse troppo affrettate e con il risultato che fino a quel momento vedeva il Milan in vantaggio per 3-2, ma poi ci arriviamo.
Giocatori poco presenti: quanti errori dietro!
Ormai è risaputo, questa squadra è capace di alternare grandi prestazioni collettive a dei disastri tattici per lo più dovuti all'attenzione. Contro il Cagliari, i sardi ci mettono un minuto a passare in vantaggio con Zortea, e quindi brutto approccio del Milan. Gli ultimi due gol sono due pasticci della difesa-centrocampo rossonera. Fofana non si capisce con Pavlovic, poca comunicazione e da lì la rete di Zappa. Nel finale, Okafor non aiuta Theo su un cross dalla destra e sempre Zappa trova il 3-3 con un gran destro al volo, ma totalmente libero da marcature.
Fonseca, cambi troppo confusionari?
L'ingresso di Tomori, Musah e Okafor, tutti insieme a pochi minuti dalla fine non è stata una grande mossa, anche se col senno di poi è sempre facile parlare, lo sappiamo. Fonseca continua a ribadire che non serve un centrocampista in più, anche se le migliori partite le ha giocate proprio quando ha rinforzato la mediana. A Cagliari Musah è tornato in panchina e i problemi in fase di filtro sono apparsi evidenti. Contro un avversario dotato di centrocampisti offensivi e attaccanti di passo rapido e forti negli inserimenti, perché insistere con la coppia centrale Pavlovic-Thiaw condannandola a un costante mismatch palla a terra? Non sarebbe stato meglio schierare il più rapido Tomori? Inoltre, i rossoneri da inizio stagione mai sono stati capaci di mettere in fila tre vittorie consecutive. Oltre ai limiti tattici e tecnici c'è un evidente questione di mentalità e su questo è il solo Fonseca che puo intervenire. La sua ricetta semora aver guarito Leão, ora restano tutti gli altr a partire da Theo Hernández, troppo discontinuo.
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