Jacobelli: "Morata utilizza lo sport e la notorietà di cui gode come strumenti per intraprendere attività umanitarie, culturali, educative e di ricerca"
Nel corso del suo fondo per Tuttosport, Xavier Jacobelli ha parlato di Alvaro Morata: "Plaza de Cibeles è uno dei luoghi più iconici di Madrid. È lì che la Spagna ha festeggiato il suo quarto titolo di campione d’Europa davanti a una moltitudine in delirio. Ed è lì che il Capitano delle Furie Rosse e neomilanista Alvaro Morata si è confermato mas que un campeon, più che un campione.
Dopo avere presentato alla folla i compagni di squadra a uno a uno, ha chiamato sul palco María Camaño, 10 anni, accompagnata da Alex Baena, centrocampista del Villarreal e della Nazionale. (...) Il Milan e la Serie A non ritrovano soltanto un grande protagonista, se possibile il più italiano degli spagnoli, marito di Alice Campello che gli ha dato quattro splendidi gioielli: Leonardo, Alessandro, Edoardo e Bella. Morata è più che un campione perché, fuori dal campo, con la Fondazione che porta il suo nome e con le iniziative di supporto alla Fundación Pequeño Deseo (Fondazione dei Piccoli Desideri) e alla Fundación Atletico de Madrid, è in prima fila nelle azioni di solidarietà per aiutare i più piccoli.
Il nuovo numero 7 milanista utilizza lo sport e la notorietà di cui gode come strumenti per intraprendere attività umanitarie, culturali, educative e di ricerca, sostenendo iniziative sociali, visitando ospedali, centri di salute e di recupero".
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