La notte tra sabato e domenica c'è City-Milan: cinque doppi ex

La notte tra sabato e domenica c'è City-Milan: cinque doppi exMilanNews.it
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
giovedì 25 luglio 2024, 23:40News
di Francesco Finulli
fonte mancity.com

Due dei nomi più famosi del calcio europeo, le due squadre si sono incontrate in diverse amichevoli pre-stagionali, l'ultima delle quali è stata una vittoria del City per 5-1 in International Champions Cup nel 2014.

Curiosamente, però, il City e l'AC si sono incontrati una sola volta a livello agonistico, nel lontano 1978/79, quando i Blues si aggiudicarono un memorabile 5-2 al terzo turno di Coppa UEFA.

Tuttavia, ci sono diversi giocatori famosi che hanno avuto il privilegio di rappresentare sia i rossoneri che il City nel corso della loro illustre carriera.

In vista della partita in casa dei New York Yankees, che avrà inizio sabato 27 luglio alle 22:30 (Regno Unito), diamo uno sguardo ad alcuni di questi legami stretti.

Mario Balotelli

L'attaccante italiano si è fatto apprezzare dai tifosi del City di tutto il mondo nel corso di una memorabile permanenza di due anni e mezzo all'Etihad, tra il 2010 e il 2013.

Sebbene abbia collezionato solo 80 presenze, segnando 30 gol, l'impatto, l'influenza e l'eredità di Balotelli sono innegabili.

In quel periodo, l'internazionale italiano ha aiutato il club a porre fine a 35 anni di attesa per l'argento, aiutando il City a vincere la FA Cup del 2011.

Super Mario ha poi svolto un ruolo fondamentale nell'indimenticabile marcia del City verso il titolo della Premier League 2011/12. La sua esultanza “Why Always Me” dopo il gol iniziale nel derby vinto per 6-1 all'Old Trafford ha costituito uno dei momenti più iconici della Premier League.

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E Balotelli è stato l'artefice del sottile assist che ha spianato la strada al gol sismico di Sergio Aguero al 93:20 contro il Queens Park Rangers nel maggio 2012 per conquistare la prima corona della Premier League.

Ex stella dell'Inter, dopo aver lasciato il City, Balotelli ha cambiato bandiera passando al Milan, dove ha collezionato 77 presenze in totale con la squadra di San Siro, segnando 33 gol in tutte le competizioni.

Nigel De Jong

Come Balotelli, de Jong si è rivelato un membro fondamentale di quella squadra del City che ha posto fine alla nostra lunga attesa di successo e che ha contribuito a mettere il club sulla strada di un successo duraturo.

L'olandese, una presenza dura e combattiva a centrocampo, ha coniugato seta e acciaio con un effetto formidabile ed è stato una figura estremamente popolare nel corso dei suoi tre anni e mezzo di permanenza all'Etihad, tra il 2009 e il 2012.

In totale, ha collezionato 137 presenze con il City, segnando due gol.

De Jong ha esordito nella finale di FA Cup del 2011 contro lo Stoke City e ha giocato un ruolo fondamentale anche nel periodo successivo, aiutando la squadra di Roberto Mancini a vincere il titolo di Premier League 2011/12.

Nell'agosto 2012 ha lasciato il City per trasferirsi al Milan, dove ha collezionato 96 presenze in totale, segnando sette volte.

George Weah:

L'icona liberiana ha contribuito a far balzare il City agli onori della cronaca mondiale quando si è unito al club nell'estate del 2000, verso la fine della sua illustre carriera.

Weah, uno degli attaccanti più acclamati del dopoguerra, si è distinto per essere stato vincitore del Ballon d'Or e del FIFA World Player of the Year.

Era anche diventato una figura leggendaria del Milan, segnando 58 volte in 147 presenze e aiutando il club a vincere due titoli di Serie A nel corso di un memorabile quinquennio a San Siro.

Non c'è quindi da stupirsi se nell'agosto del 2000 arriva a Maine Road per unirsi alla squadra del City di Joe Royle in occasione del ritorno in Premier League.

Tuttavia, la permanenza a Manchester si rivelò breve: Weah collezionò solo 11 presenze, segnando quattro volte, prima di partire per Marsiglia nell'ottobre dello stesso anno, a causa della frustrazione per la mancanza di opportunità da titolare.

Dopo aver messo fine alla sua storica carriera calcistica poco dopo, Weah si è ritagliato una notevole carriera politica ed è stato presidente della Liberia tra il 2018 e il 2024.

Patrick Vieira:

Il periodo trascorso dal centrocampista francese al City può essere stato breve, per un totale di poco più di 18 mesi verso la fine della sua straordinaria carriera tra il 2010 e il 2011, ma ha comunque avuto un impatto significativo.

Il superbo talento naturale di Vieira, la sua grande esperienza e la sua mentalità vincente si sono rivelati ingredienti fondamentali per aiutare Roberto Mancini a cambiare le sorti del club. Vieira è entrato dalla panchina per aiutare il City a vincere la finale di FA Cup 2011 contro lo Stoke.

Quella fu la sua 46esima e ultima apparizione con il City, oltre che la sua ultima partita nel calcio professionistico. Vieira passò poi al ruolo di allenatore e sviluppatore del club, dove fece un'impressione altrettanto importante.

Vieira aveva già rappresentato il Milan all'inizio della sua carriera, giocando cinque volte con i rossoneri prima di passare all'Arsenal, dove ha riscosso un enorme successo personale e collettivo.

Brahim Diaz:

Arrivato al City dal Malaga all'età di 16 anni, il centrocampista di origine spagnola ha debuttato nell'ottobre del 2016 a 17 anni e ha continuato a segnare 15 volte in totale per la squadra di Pep Guardiola.

Ha fatto parte della squadra che ha vinto il titolo di Premier League 2017/18 e la Community Shield 2018, prima di passare al Real Madrid nel gennaio 2019.

Dopo aver aiutato il Real a vincere il titolo della Liga 2019/20, Diaz è stato ceduto in prestito al Milan all'inizio della campagna 2020/21 e ha trascorso tre stagioni in totale in prestito a San Siro prima di tornare a Madrid nell'estate del 2023.

Nel corso di questi tre anni ha lasciato un'ottima impressione, figurando 126 volte in totale, segnando 18 gol e aiutando il Milan a conquistare il titolo italiano di Serie A nel 2021/22.