Muoio senza morire, vivo senza soffrire: non c'è croce più grande. Non ci resta che ridere in queste notti bruciate

Muoio senza morire, vivo senza soffrire: non c'è croce più grande. Non ci resta che ridere in queste notti bruciateMilanNews.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 07:55News
di Antonello Gioia

Fonseca ha detto bene nel post partita in conferenza stampa: "La definizione migliore per qualificare Milan-Juventus è noiosa". Basta, stop: tutto riassunto in un solo termine. Noia. Quanta noia ieri! Una partita bruttissima, senza un minimo accenno di enfasi, senza assolutamente nulla che valesse il prezzo del biglietto. Uno spettacolo indecoroso.



Muoio senza morire
E allora, così come (inconsapevolmente) Fonseca, anche io utilizzo la noia, ma quella di Angelina Mango, per parlare della partita di ieri innanzitutto, ma anche e soprattutto della stagione del Milan. Muoio senza morire, canta l'artista lucana. Esattamente come il Milan. E già, perché ieri, sul campo, il Milan si è adagiato come morente sul prato, senz'armi di fronte al suo destino. E sono quasi morte anche le speranze Scudetto, quelle che ti fanno vivere la stagione con un certo tipo di vibrazioni. Quasi tutto morto, dunque, senza che si è morti. Metaforicamente ovviamente, si parla sempre di calcio.

Vivo senza soffrire
E il feedback che riceviamo da San Siro e dalla gente milanista è una certa indifferenza, come se 'va bene, è l'ennesima volta che accade'. Angelina Mango direbbe: "Vivo senza soffrire". Eppure, per un tifoso appassionato, "non c'è croce più grande". In fondo, però, "non ci resta che ridere in queste notti bruciate".