Pato e gli infortuni: "È un giro dal quale non riesci ad uscire. A volte penso che il tempo non è stato rispettato, da parte mia e dal Milan"

Pato e gli infortuni: "È un giro dal quale non riesci ad uscire. A volte penso che il tempo non è stato rispettato, da parte mia e dal Milan"MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
Ieri alle 20:40News
di Lorenzo De Angelis

Ospite nel podcast di Gianluca Gazzoli BSMT, Alexandre Pato ha ricordato i suoi anni in rossonero con grande nostalgia, svelando anche qualche retroscena particolare.

Sul periodo degli infortuni
"Il primo infortunio vero l'ho avuto contro l'Udinese mi sembra. Poi sono tornato, altro infortunio, sento una cosa lì, poi di nuovo, poi di nuovo, poi la testa inizia ad andare giù. Poi anche la gente che lavorava nel Milan ha iniziato a dire delle cose poco carine. Lì ci sono anche altri 30 giocatori, vai lì, prova a tornare, vai, male. Quindi quello che è successo è che a volte alcune cose non abbiamo avuto il fare quello che dovevamo fare. Poi non abbiamo aggiustato alcuni muscoli. Poi si è messo il fatto che in quel momento ero un giocatore importante del Milan, quindi a volte dovevano mettermi in campo. Io anche con la voglia di stare in campo pensavo che i miei infortuni non fossero nulla, ma a volte penso che il tempo non è stato rispettato non solo dalla parte mia ma anche da quella del Milan. È andata così. Alle volte mi facevo male ed è arrivato il momento che io ero spaventato perché non riuscivo a giocare. 

Il peggior momento è stato quando mi ha preso la testa. È un giro dal quale tu non riesci ad uscire, quindi giri, giri, giri, non riesci. Parli con il dottore qui, con il fisioterapista di là, fai questo, fai quello. Io mi ricordo che veniva anche un dottore dal Brasile per aiutarmi, per provare quantomeno. Poi mi ha preso la testa, perché quando arrivava il momento di tornare a correre pensavo di potermi fare male. 

Pensa questo: io sono andato via a gennaio del 2012. Da quel momento ad oggi ho avuto solo 3 infortuni muscolari. In 12 anni ho avuto solo 3 infortuni. Magari, sai, giochi 40/50 partite, può anche succedere, ma penso che io ero piccolo, pensavo a giocare, ma penso che il tempo che dovevo rispettare non è stato fatto". 

Gestione sbagliata da entrambe le parti?
"Non posso dire quello. Si, può essere, però non è era abitudine, come i giocatori di oggi, fare palestra prima dell'allenamento, dopo l'allenamento. Oggi è molto difficile che un giocatore che si allena la mattina ha il pomeriggio libero. Se tu vai lì alleni e torni a casa a fare dei lavori. Però è andata così".