UN ANNO IN ROSSONERO- Settembre: dall'esordio in campionato contro la Lazio al pareggio del Camp Nou. El Shaarawy si presenta al popolo rossonero.

UN ANNO IN ROSSONERO- Settembre: dall'esordio in campionato contro la Lazio al pareggio del Camp Nou. El Shaarawy si presenta al popolo rossonero.MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
lunedì 26 dicembre 2011, 11:00News
di Luca Fede

Dopo mesi di trattative e sogni di mercato, per il Milan è arrivato il tempo di tornare nel mondo reale: la sessione estiva della campagna acquisti è terminata, non ha portato Cesc Fabregas, Kakà o Cristiano Ronaldo, ma due centrocampisti della nazionale italiana, Aquilani e Nocerino, e uno dei talenti più promettenti del calcio italiano, Stephan El Shaarawy. All’inizio di settembre vanno di scena le ultime amichevoli estive prima dell’inizio ufficiale della Serie A, posticipato a causa dello sciopero dei calciatori che, di fatto, ha rallentato la preparazione atletica e allungato le attese dei tifosi, delusi dalla decisione di Massimiliano Allegri di escludere Filippo Inzaghi, idolo della Curva Sud, dalla lista dei selezionati per l’edizione 2011\2012 della Champions League, l’habitat naturale dell’attaccante rossonero ancora alla ricerca di reti in Europa per tenere il passo dei grandi marcatori della storia del calcio.
L’ATTESA E’ FINITA, I CAMPIONI D’ITALIA FANNO L’ESORDIO IN CAMPIONATO- Il 5 settembre 2011, alle ore 15.30, è stato firmato l'accordo tra Damiano Tommasi e Maurizio Beretta, presidenti dell'Aic e della Lega: tutto pronto, quindi, per l’esordio dei campioni d’Italia in campionato, davanti al loro pubblico. Il 9 settembre, a San Siro arriva, infatti, la temibile Lazio di Edy Reja che, durante lo scorsa stagione a Milano fermò i rossoneri con il risultato di 0 a 0, e si è vista rinforzata dall’arrivo di due campioni veri: Miroslav Klose e Djibril Cissé. I due si presentano nei migliori dei modi: dopo appena venti minuti di gioco, i biancocelesti si trovano già in vantaggio di due reti, siglate proprio da Klose e Cissé. Un inizio sconvolgente per il Milan, che deve fare anche a meno di Gennaro Gattuso per un problema alla vista che, poi, si rivelerà più grave del previsto. Ma, come tutti sanno, la vera forza di una squadra si vede nei momenti di difficoltà, ancora meglio se in rosa hai un giocatore che risponde al nome di Antonio Cassano: il Pibe de Bari fornisce ad Ibrahimovic un assist che lo mette nella condizione di segnare a porta vuota, prima di riequilibrare personalmente il conto con un bel colpo di testa su calcio d’angolo battuto da Alberto Aquilani. Un secondo tempo spettacolare e giocato ad alta intensità, tuttavia, non permette a Thiago Silva e compagni di arrivare ai tre punti, ma i tifosi del Milan possono ritenersi soddisfatti dal carattere mostrato dalla loro squadra.
DALL’ESORDIO IN CAMPIONATO ALLA SFIDA DEL CAMP NOU- Il sorteggio dei gironi di Champions League e del calendario ha voluto che il Milan esordisse in Europa contro il Barcellona di Lionel Messi al Camp Nou, per quella che molti considerano una sfida proibitiva, nella casa del club più forte in assoluto. Come se non bastasse, il Milan volerà in Spagna senza il suo giocatore più rappresentativo, Zlatan Ibrahimovic, fermato da un problema all’adduttore che lo costringerà a non far parte del match e a non poter soddisfare la sua voglia di rivincita nei confronti di Pep Guardiola, l’allenatore che lo isolò ai margini della rosa durante la sua permanenza in blaugrana.

La sera del 13 settembre, il giorno di Barcellona-Milan, verrà ricordata a lungo da Alexandre Pato: dopo appena un minuto di gioco, il Papero brucia l’intera difesa blaugrana con uno scatto fulmineo e infila Valdes per il gol del momentaneo vantaggio dei rossoneri. La gioia scaturita dalla rete del fenomeno brasiliano, però, si trasformerà presto in ansia, considerato che Messi e compagni, da quel momento in poi, hanno assediato la difesa del Milan per tutto il resto dell’incontro, mostrando il solito ed infinito possesso palla e riuscendo a trovare la via della rete per ben due volte: prima Pedro, servito splendidamente dalla Pulce Argentina in seguito ad una eccezionale incursione solitaria dalla sinistra, e poi David Villa su calcio di punizione. Ma, quando ormai i giochi sembravano finiti, ecco che arriva la svolta definitiva dell’incontro: Ignazio Abate si procura un calcio d’angolo, che verrà battuto da Seedorf. Clarence pennella, Thiago Silva vola più in alto di tutti e regala al Milan il gol di un pareggio che vale tantissimo, un gran segnale di forza della squadra di Silvio Berlusconi, tornata  ad essere altamente competitiva in campo internazionale.
DALLA SCONFITTA DEL SAN PAOLO AL PRIMO GOL IN MAGLIA ROSSONERA DEL FARAONE- L’euforia del pareggio in casa degli “alieni”, però, viene placata da una pesante sconfitta che gli uomini di Massimiliano Allegri rimediano al San Paolo di Napoli: dopo aver trovato il vantaggio grazie alla rete di Alberto Aquilani, la prima con la casacca rossonera, il Milan è costretto a cedere in seguito alla tripletta di Edinson Cavani, trascinatore di una squadra che merita pienamente di centrare la vittoria, in quello che molti considerano uno scontro diretto in ottica Scudetto. Ma un calendario fitto di impegni difficili e ravvicinati non permette ai rossoneri di poter riflettere a lungo sui motivi che hanno portato alla sconfitta contro gli uomini di Mazzarri: è già tempo, infatti, di Milan-Udinese, turno infrasettimanale del 21 settembre. I rossoneri, falcidiati da infortuni e stanchezza, non riescono ad esprimersi al meglio delle proprie possibilità e, dopo ventotto minuti, si trovano già sotto di uno a zero a causa della rete di Antonio Di Natale, bravo ad approfittare di un clamoroso errore di Abbiati, che si lascia sfuggire il pallone dalle mani in seguito ad un innocuo cross dalla sinistra di Torje. Ma anche in questa occasione, il Diavolo è riuscito a dimostrare tutto il suo carattere: nel corso del secondo tempo, dopo aver sfiorato in più occasioni il pareggio, Stephan El Shaarawy, all’esordio a San Siro con la maglia rossonera e subentrato all’infortunato Pato, è bravissimo trovare l’angolino basso della porta difesa da Handanovic con una preciso tocco di piatto del piede destro, evitando alla squadra del tecnico livornese di rimediare la seconda sconfitta consecutiva in campionato. Il Faraone, pertanto, si presenta in tal maniera alla Scala del Calcio, dimostrando così di avere la personalità giusta per diventare una delle colonne portanti del Milan del futuro.