CorSport - La difesa rossonera imbarca acqua. I numeri e i motivi

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lunedì 29 gennaio 2024, 12:00Primo Piano
di Francesco Finulli

Dopo il pareggio con il Bologna maturato a San Siro sabato sera, per il Milan sul banco degli imputati ci finisce la fase difensiva che da tutta la stagione sta risultando essere lacunosa e deficitaria. I numeri della retroguardia rossonera parlano chiaro, specialmente alla voce "gol subiti", e non possono essere giustificati solamente con i tanti infortuni che i rossoneri hanno patito in quel reparto (portieri inclusi).

Numeri

Questa mattina il Corriere dello Sport (come ieri MilanNews.it, LEGGI QUIriporta alcuni numeri e dati che fanno riferimento al rendimento difensivo del Milan in questa stagione. In particolare sono tanti i gol incassati in campionato: ben 25 reti in 22 partite. Se si estende il conto a tutta la stagione, aggiungendo anche le gare di Champions League e di Coppa Italia, si sale a 36 gol presi in 30 partite. Sostanzialmente il Milan inizia le partite sapendo già che un gol lo subirà, statisticamente parlando. Fa senso anche sottolineare come su 30 gare disputate in stagione, 10 di queste hanno visto i rossoneri uscire dal campo con 2 o più gol subiti. Numeri che sono eloquenti e che in qualche modo vanno spiegati.

I motivi

Il quotidiano cerca questa mattina di individuare i motivi di queste prestazioni al di sotto delle possibilità. La prima non può non essere legata agli infortuni. I rossoneri fin dalle prime battute della stagione hanno patito gravi defezioni: prima Kalulu, poi per lungo tempo Kjaer e quindi Thiaw e Tomori. Alla lista va aggiunto anche Pellegrino. Sostanzialmente tutti i titolari sono ai box e torneranno minimo tra un mese, uno dopo l'altro. Ma questa non può essere una giustificazione perché anche con Tomori e Thiaw a disposizione il Milan spesso ha patito difensivamente. Per questo si ricercano anche motivi tattici. Il Milan risulta essere poco equilibrato e spesso sbilanciato offensivamente, tanto da lasciare spesso l'uno contro uno in campo aperto ai propri difensori che sono costretti a difendere all'indietro e spesso anche in inferiorità numerica. Una situazione che si verifica spesso e che non è tanto dettata da errori individuali - che comunque ci sono stati e possono anche starci - ma da errori di reparto. Il giro di boa è stato fatto, ci sarà sempre meno tempo per fare aggiustamenti.