Ag. Bakayoko per l'Italia: "Milan interessato, ci sono due strade percorribili. Majer? Maldini cerca un trequartista più esperto. Consiglio de Frutos"
La redazione di MilanNews.it ha intervistato Marco Busiello, agente e CEO dell'agenzia Firs1, che collabora in Italia con l'agenzia Niagara Sports. Busiello è agente per l'Italia di diversi giocatori tra cui Bakayoko, tornato di nuovo nel mirino del Milan.
Si parla tanto nell'ultimo periodo di un possibile ritorno di Bakayoko al Milan. E' davvero possibile?
"Bakayoko ha fatto una bellissima esperienza al Milan, così come il club rossonero ha trovato un giocatore molto serio che ha lasciato un bel ricordo. Abbiamo avuto un incontro qualche settimana fa con i dirigenti del Milan che stanno cercando un giocatore in quel ruolo. Detto questo, si tratta di un mercato particolare, nel quale c'è necessità di vendere prima di comprare. Al di là di Bakayoko, credo che molti colpi verranno concretizzati più avanti perchè prima i club devono piazzare dei giocatori prima di prenderne altri".
Quindi potrebbe essere un'idea che potrebbe svilupparsi più avanti...
"E' un'idea, non tanto Bakayoko, ma il Milan vuole fare qualcosa in quel ruolo. Baka ha lasciato un bel ricordo e lui ha un bel ricordo del Milan. I rossoneri devono fare qualcosa in quel ruolo, quindi abbiamo fatto delle chiacchiere normali che si fanno in queste situazioni".
Bakayoko ha un solo anno di contratto con il Chelsea, quindi il prestito è una formula non praticabile?
"Il problema è proprio questo. Le strade sono due: o Bakayoko viene preso in prestito con obbligo di riscatto entro il 30 giugno 2022 oppure deve rinnovare per un altro anno con il Chelsea. Altrimenti il giocatore deve andare via subito a titolo definitivo".
Questo può essere un ostacolo?
"Al di là degli ostacoli, il Milan deve fare qualcosa in quella zona di campo. In questo momento si fanno tante valutazioni, sarà un mercato lento".
Tra i giocatori che lei gestisce insieme all’agenzia Niagara Sports c'è anche Ikonè. Cosa ci può dire del suo futuro?
"Ikoné è un giocatore importante. Il Milan ha un ottimo rapporto con il Lille, come dimostra anche l'affare Maignan. Credo che sia però destinato ad altri mercati perchè ha un costo molto elevato, quindi penso che andrà in altri campionati, a meno che non ci siano sorprese dell'ultima ora".
Anche Lovro Majer, trequartista della Dinamo Zagabria, è stato accostato al Milan...
"Majer è un giocatore tecnico di grande prospettiva. Non so se sia un obiettivo dei rossoneri, che forse in quel ruolo stanno cercando un giocatore più esperto. Majer in Croazia viene paragonato a Modric, avrà un grande futuro".
La sua agenzia sta facendo ottime operazioni negli ultimi anni...
"Io sono convinto che un agente che lavora da solo ormai abbia poco futuro. Io credo che il futuro sia delle agenzie strutturate che hanno delle partnership importanti. Noi ci siamo mossi così, crediamo molto nelle nostre partnership con cui cerchiamo di coprire i mercati più importanti".
C'è un giocatore che secondo lei merita di giocare in palcoscenici importanti?
"A me piace molto Jorge de Frutos, attaccante esterno classe 1997 del Levante. Per me è maturo per giocare in squadre più importanti, tanto che è in orbita Real Madrid. Ha margini di crescita importanti. Un altro che piace molto anche se non fa parte della nostra agenzia è Gabriel Magalhaes, difensore che non ha giocato tanto nell'Arsenal quest'anno, ma credo che possa fare bene in una grande squadra. Un altro nome che faccio è quello di Matheus Pereira del West Bromwich: lui ha fatto un grande campionato nonostante la retrocessione. Può fare una bellissima carriera".
Com'è stato parlare con i dirigenti del Milan?
"Maldini ha una grande esperienza nel calcio, ha un carisma e un modo di fare d'altri tempi. E' piacere parlare con lui e con Massara che è un dirigente anche lui molto preparato. Per me hanno fatto un lavoro fantastico negli ultimi due anni, basta pensare che il Milan è arrivato secondo senza avere una delle rose più forti in Italia. Anche Pioli è stata una grande sorpresa, ha dimostrato di essere un grande allenatore".
di Antonio Vitiello
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