Antonini: “Pioli e Maldini artefici dello Scudetto con Massara autentico top player. Ibra? Più felice a Reggio Emilia che a Roma…”
L’ex rossonero Luca Antonini ha risposto ai microfoni di MilanNews.it per parlare dell’attualità dopo la vittoria milanista del diciannovesimo Scudetto
Antonini, da cuore Milan, quali sono le sue sensazioni?
“Felicità totale, è stato il coronamento di un lavoro incredibile svolto da tutti i protagonisti di questa stagione”.
Da dove parte questo Scudetto?
“Da lontano, da molto lontano. Dalla scelta azzeccata degli uomini e dei professionisti che si sono rivelate le persone giuste sotto ogni punto di vista. Questo è un progetto con delle basi solide, che poggiano in modo saldo. Basi su cui sopra si è costruito con grande impegno”.
L’Ibrahimovic di Reggio Emilia era lo stesso di quello di Roma?
“Sono passati tanti anni ma credo fosse ancor più felice e soddisfatto rispetto a quella volta. Zlatan lo sente ancor più suo questo traguardo, non è un caso che abbia cambiato ancora una volta la storia di questo club. È arrivato due stagioni e mezzo fa in una situazione incredibile, dopo il 5-0 di Bergamo. Ieri ha riportato i colori rossoneri in vetta dando un contributo inestimabile dentro e fuori dal campo”.
Per quanto visto Leao è l’uomo-tricolore?
“Ha fatto vedere cose strabilianti mostrando una crescita esponenziale impressionante ma di protagonisti ce ne sono davvero tanti…”
Uno su tutti?
“Stefano Pioli. Ha organizzato il gruppo con serenità, tranquillità, gestione impeccabile. Elementi come Leao sono esplosi anche e soprattutto grazie a questi aspetti. È stato un ingranaggio perfetto”.
Per Paolo Maldini che parole andrebbero utilizzate?
“Non c’è tanto da dire. Si è confermato Paolo Maldini, un campione assoluto. Così come lo è stato in campo ha dimostrato di esserlo e poterlo essere a lungo anche nel suo ruolo dirigenziale”.
Aiutato da un Ricky Massara superlativo nella sua opera di scouting e di mercato
“È il numero uno, un top player. Parla poco ma fa tanti fatti. C’è il suo marchio su questo Scudetto. Chiunque se ne è reso conto”.
In conclusione, si è emozionato?
“Sì. Dopo undici anni, era impossibile non esserlo. Per troppi anni il Milan non è stato protagonista, lo scorso campionato ha chiuso con tanti punti di ritardo dietro all’Inter e oggi è di nuovo lassù in vetta. Con il numero uno, in classifica, accanto al suo nome”.
Intervista di Peppe Gallozzi
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