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Bargiggia: "L’era di Pioli sulla panchina del Milan è terminata. A gennaio servono due difensori"

ESCLUSIVA MN - Bargiggia: "L’era di Pioli sulla panchina del Milan è terminata. A gennaio servono due difensori"MilanNews.it
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sabato 23 dicembre 2023, 16:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews

Riguardo alla brusca battuta d’arresto del Milan all’Arechi contro la Salernitana, la redazione di MilanNews.it ha raggiunto telefonicamente in esclusiva Paolo Bargiggia, giornalista e saggista. Ecco le sue parole.

Oltre alla battuta di arresto a Salerno, si è aggiunto anche l’infortunio di Tomori, punto fermo per Pioli…

“Quello di Tomori è il ventiduesimo infortunio su trenta giocatori, sempre - più o meno - nella stessa area degli altri: la parte posteriore della coscia. Non può essere una casualità. È stato sbagliato qualcosa a livello di impostazione di preparazione atletica. La motivazione non può essere sempre legata al fatto che si giochi troppo. Anche altre squadre devono disputare il medesimo numero di partite. Gli staff, ormai, devono essere attrezzati”.

Ti sembra un Pioli al capolinea?

“Probabilmente l’era di Pioli sulla panchina del Milan è terminata. So di movimenti, in cui si sta sondando la disponibilità di allenatori liberi per la prossima stagione. Pioli è responsabile diretto del suo staff e, forse, la problematica degli infortuni si sarebbe dovuta affrontare con maggiore tempestività, ai primi segnali che arrivavano”.

Verso quali obiettivi di mercato punteranno i rossoneri a gennaio?

“A questo punto, se anche Tomori dovesse rimanere fermo per lungo tempo, due difensori. Penso al ritorno di Gabbia, numericamente parlando. Per quanto riguarda il resto, potrebbe essere complicato arrivare a Lenglet, che l’Aston Villa vuole tenere. Inoltre, a quanto pare, l’Arsenal non intende prestare Kiwior”.

Il ritorno di Ibrahimovic potrebbe implicare, sul lungo termine, un’inversione di tendenza della stagione rossonera?

“Non credo proprio. Il ritorno di Ibra, in un ruolo assolutamente indefinito, non potrebbe, oggettivamente, spostare chissà cosa. Sembra più un’operazione mediatica. Al Milan sarebbe servito, forse, di più un direttore sportivo, uomo di calcio, in grado di affiancare Pioli e di consigliarlo sulle metodologie di allenamento, specie sulla preparazione atletica. Con tutta franchezza, faccio fatica a pensare a chissà quali inversioni di tendenza della stagione, con l’organico completamente decimato”.