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Garcia (AS): "Il Milan deve capire la volontà di Morata: vuole tanti minuti. Fonseca gli deve garanzie"

ESCLUSIVA MN - Garcia (AS): "Il Milan deve capire la volontà di Morata: vuole tanti minuti. Fonseca gli deve garanzie"MilanNews.it
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domenica 7 luglio 2024, 16:00ESCLUSIVE MN
di Francesco Finulli
fonte Intervista di Francesco Finulli

Il nome di Alvaro Morata rappresenta una pista sempre più concreta per il mercato in entrata del Milan. Con l'affare Zirkzee che si è arenato (per il momento) sulla richiesta di commissioni dell'agente Kia Joorabchian, il club rossonero ha messo nel mirino il capitano della Spagna come possibile rinforzo in attacco. I rossoneri sono disposti a pagare la clausola e tutto sembra che sarà deciso dal giocatore stesso. Sul tema la redazione di MilanNews.it ha intervistato il collega Jorge Garcia Hernandez, giornalista di AS.com da sempre vicino alle cose dell'Atletico Madrid. Le sue dichiarazioni.

Jorge, Morata recentemente ha pubblicato un post social in cui ha giurato amore all’Atletico, per respingere le sirene arabe. Se il Milan pagasse la clausola, ci sarebbe possibilità che Alvaro accetti di trasferirsi? Qual è la sua volontà?

La volontà di Morata l’ha chiarita lui stesso in un’intervista di qualche giorno fa in cui ha detto di voler giocare, sentirsi importante e amato nella squadra in cui gioca. E’ già un over 30, è il capitano della nazionale spagnola di cui è anche il centravanti titolare. Quindi vuole mantenere questo status, continuare a sentirsi importante in una squadra di buon livello, un allenatore che ha fiducia di lui e un tifo che abbia confidenza nei suoi mezzi. Lui stesso ha dichiarato che è questo ciò che spera per il suo futuro in questo momento della carriera. La sua priorità è chiara. Qualche giorno fa ha rifiutato un’offerta molto elevata dall’Arabia Saudita ed è la seconda volta che accade dopo l’estate scorsa, con la sua famiglia che preferiva rimanere in Europa e lui che voleva giocare in un top campionato

E la posizione dell’Atletico Madrid? Com’è visto all’interno del progetto di Simeone?

Ho gli stessi dubbi che avevo anche un anno fa, quando già si vedeva che Morata non era una priorità per Simeone anche se poi le cose sono cambiate: il giocatore ha cercato di andare via ma non ha trovato un club in Europa, soprattutto in Italia, che potesse pagare per il trasferimento e lo stipendio di Alvaro. Così ha preso la decisione di rimanere all’Atletico, ha parlato con Simeone che gli ha tenuto un posto in squadra e dopo aver cominciato bene la stagione. Poi, come spesso è accaduto nella relazione Morata-Simeone, sono ricomparsi i dubbi e nel finale di stagione Morata non è stato lo stesso. Ha segnato tanti gol nella prima parte di stagione ma dopo il suo feeling con il gol è cambiato. Non è cambiata il suo rapporto con il lavoro: è un gran lavoratore, si sacrifica per la squadra, fa il lavoro che gli chiede Simeone. Per il suo futuro ho la stessa opinione dell’anno scorso: non ho la certezza che Simeone confidi al 100% in lui, perché nel passato è già successo, e se lui rimarrà nell’Atletico sa che se segna continuerà a giocare ma se non dovesse riuscirci tutti sanno che l’Atletico quest’estate ha parlato con diversi attaccanti che potrebbero sostituirlo

Morata percepisce uno stipendio di 6 milioni: c’è la possibilità che abbassi di poco le sue richieste per approdare al Milan?

Questa è una domanda da fare al suo agente o a Morata stesso. Tutti sanno che l’Italia è la sua seconda casa, che gli piace vivere in Italia, sua moglie viene da lì e ha già vissuto per tanto tempo nel vostro paese. L’estate passata i suoi rappresentanti hanno parlato con tutti i grandi club italiani, uno a uno, anche il Milan. I rossoneri hanno mostrato interesse ma non potevano fare nessuna operazione pagando il costo del trasferimento più quello dell’ingaggio. Non so se la situazione nel Milan è cambiata ma credo che il miglior modo di trattare, prima di tutto, sia capire la volontà del giocatore: se lui desidera giocare in Italia e nel Milan, ci sono molte formule che si possono fare per non perdere soldi, magari con un contratto lungo. Solo se c’è una volontà chiara del giocatore e del club…

Quali sono le qualità più spiccate del gioco di Morata? Perché, nonostante i 32 anni in ottobre, può essere la scelta giusta per il Milan?

Le qualità di Morata le conoscete. Un attaccante che lavora molto bene negli spazi e li attacca molto bene. Si smarca in continuazione, si sposta velocemente sulle fasce e prova a giocare il pallone e combinare con il centrocampo. Non è un attaccante molto associativo ma ha capacità di tenere il pallone: è molto rapido e ha un bel gioco aereo. Non è un segreto quello che vi dico, in Italia lo conoscete molto bene. Inoltre c’è una qualità per me che ha dimostrato molto più in Italia che in Spagna: con la Juventus è stato capace di giocare accanto ad altri attaccanti molto importanti. Ha avuto l’intelligenza e la capacità di adattamento per giocare con Vlahovic, per esempio, e con Cristiano, senza che questo fosse un problema. Dimostra una grande capacità di adattamento insieme ad altri attaccanti centrali. Nel Milan dobbiamo vedere quale sarà l’idea di gioco, se giocare con un solo attaccante centrale oppure con un centravanti e una seconda punta. Un giocatore di livello adatto per una squadra storica come il Milan

Morata sarebbe disposto anche a condividere il reparto con un altro attaccante o chiederebbe garanzie sulla titolarità?

Sicuramente, come dicevo prima, è disposto a combinare con un altro attaccante in campo. Però in questo senso chiederà garanzie, parlerà con l’allenatore di prendere una decisione per vedere se può essere il titolare, almeno all’inizio della stagione. Ha già espresso chiaramente che vuole avere tanti minuti e sentirsi importante, essere un giocatore su cui poggia il gioco della squadra e avere uno status ben riconosciuto all’interno della rosa. Chiaro che deve capire che non può giocare tutti i minuti di tutte le partite, soprattutto se sei in una squadra che gioca le competizioni europee

Riassumendo, secondo te, quante chance ci sono che Morata arrivi in rossonero?

Non saprei dare una percentuale, perché su Morata c’è sempre un mistero: quando sembra che sia ai margini, decide di rimanere e viceversa. Credo che, prima di tutto, perché ci sia un cambio nel suo modo di pensare debba parlare con Paulo Fonseca per capire quale è la sua idea. L’ultimo riferimento simile che abbiamo con Fonseca è la Roma, una squadra che voleva mantenere il pallone, con gioco offensivo. Era una squadra che voleva avere l’iniziativa del gioco. Perchè ci siano possibilità serve che l’allenatore parli con Morata e gli garantisca che la sua situazione sarà molto differente rispetto a quella con l’Atletico dell’ultima metà di stagione. Credo che il grande problema è lo stesso dell’anno scorso: ci sono da pagare i 15 milioni della clausola e il suo stipendio. Bisognerà raccontare a Morata anche quale sarà il progetto del Milan che si costruirà per la prossima stagione. Un elemento in favore del Milan è che l’Italia è la sua seconda casa, da quel punto di vista non è da convincere: va convinto più sotto l’aspetto sportivo e bisognerà soddisfare le sue richieste sull’ingaggio. Non sarà facile, vedremo