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Lorenzini: "Milan, non ti puoi permettere di pareggiare una partita che avevi in pugno. A gennaio innesti mirati"

ESCLUSIVA MN - Lorenzini: "Milan, non ti puoi permettere di pareggiare una partita che avevi in pugno. A gennaio innesti mirati"MilanNews.it
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domenica 12 novembre 2023, 16:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews

Troppo brutto per essere vero: il Milan, dopo aver ottenuto un doppio vantaggio e aver sprecato anche occasioni per chiudere la partita, nel secondo tempo si scioglie come neve al sole e si fa rimontare dal Lecce. Un periodaccio per i rossoneri che ora accolgono la sosta con sollievo. La redazione di MilanNews.it ne ha parlato con Roberto Lorenzini, ex giocatore del Diavolo, intervistato in esclusiva. Le sue parole.

Il tuo giudizio rispetto alla partita di Lecce?

“Amaro. Non ho altri termini. Dopo un primo tempo strepitoso, un calo non spiegabile nel secondo tempo…”.

Legato a cosa?

“A un calo di concentrazione che, se ti chiami Milan, non ti puoi assolutamente permettere. Ma poi, per come si era vinto con il Psg, bisognava dare un segnale netto, di ripresa. Invece niente”.

Attribuisci colpe ai cambi di Pioli? 

“Cambi o non cambi, non puoi permetterti di pareggiare una partita che avevi in pugno. Il primo tempo è stato un monologo rossonero. Quando mi riferisco alla concentrazione, parlo anche dei momenti chiave che non leggi. Faccio l’esempio del primo tempo: Reijnders doveva chiuderla con più cattiveria e portate i rossoneri in vantaggio di tre gol. Invece ha colpito il palo”.

Il Milan è costretto a ridimensionare i suoi obiettivi in campionato? Non più vista sullo scudetto ma alla qualificazione in Champions?

“Assolutamente no. Se sei il Milan, devi lottare ogni partita per vincere. La squadra di Pioli deve puntare al massimo obiettivo possibile, in tutte le competizioni”.

Occorrono innesti a gennaio?

“Sì, ma purchè ausiliari. Tanto davanti, quanto dietro c’è bisogno. Non si deve assolutamente comprare per comprare. Occorre andare mirati. Ad esempio, a mio avviso, questa è una squadra molto giovane, a cui occorre un maggior tasso di esperienza. La partita di Lecce ne è il manifesto”.

Il tuo punto di vista rispetto all’eventuale ritorno di Ibra in società?

“Come si fa a imporsi contro il ritorno di uno come Ibra? La domanda però è: “Con quale ruolo torna?”. È anche importante definire questo aspetto. La sua figura e la relativa immagine sono importantissime. Ma bisogna avere certezze rispetto a quello che andrà a fare. Il primo a volere ciò, secondo me, è lui. Senza chiarezza, non scioglierà mai le riserve”.