Perinetti: “Milan padrone del proprio destino. Che bravi Tomori e Kalulu. Tonali? Un vero leader”
Il noto dirigente sportivo Giorgio Perinetti ha parlato ai microfoni di MilanNews.it raccontando l’attualità rossonera in vista di Verona-Milan di domenica 8 maggio alle 20.45 al Bentegodi
Perinetti, lo Scudetto è nelle mani del Milan…
“Guardando la classifica direi proprio di sì. I rossoneri sono padroni del proprio destino, hanno a disposizione due vittorie e un pareggio potendo così beneficiare di un grande vantaggio. Non dimentichiamoci, tuttavia, che questo torneo ha visto una grande alternanza lì davanti e ci ha insegnato a non dar nulla per scontato”.
Ad un certo punto della stagione si aspettava di vedere lassù a tre giornate dalla fine la formazione di Pioli?
“Sicuramente quasi nessuno ha considerato il Milan come favorita e questo rende ancor più merito al grandissimo lavoro fatto da mister Pioli, dalla dirigenza e dalla squadra. Paradossalmente gli organici di Napoli e Inter, per certi versi, sono sempre stati considerati superiori dagli addetti ai lavori”.
Che partita attende il Milan al Bentegodi?
“Una sfida complicata. A Verona le partite sono difficili, cariche di tensione e di pressione. Da una parte c’è una formazione più esperta come il Milan che vede vicinissimo un traguardo, dall’altra una battagliera come quella scaligera che Tudor ha modellato a sua immagine e somiglianza”.
Tudor che lei conosce molto bene...
“Sì, e già percepivo la sua caparbietà e la sua voglia di arrivare”.
Pioli invece quanto è cresciuto come allenatore nel suo periodo al Milan?
“Tantissimo. La crescita passa attraverso le difficoltà, i risultati negativi. Stefano Pioli ha forgiato una squadra che sa lottare pur non avendo grandi requisiti di esperienza. Il Milan non è mai crollato, neanche quando sembrava in grande affanno”.
Ci sono calciatori dell’attuale rosa rossonera che l’hanno impressionata maggiormente?
“Kalulu e Tomori, centrali difensivi dal rendimento incredibile e dalla grande maturazione. E poi c’è Tonali”
E’ rimasto sorpreso?
“L’ho avuto per un breve periodo a Brescia ma Cellino me lo aveva già indicato come leader e si è confermato tale”.
Con l’avvento di Investcorp che mercato si aspetta?
“Grazie all’esperienza di quest’anno si dovrà partire dalle conferme. Servono giocatori funzionali più che famosi. Prendete Maignan, è stata una grande intuizione. Funzionalità dovrà essere la parola d’ordine ancor prima che la fama”.
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