Gazzetta - 48 ore per riprendersi il Milan. Rafa ora insegue la maglia da titolare

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di Lorenzo De Angelis

Rafael Leao vuole non solo riprendersi il Milan, ma anche quella maglia da titolare che sembrerebbe aver perso nelle ultime settimane, considerato l'ottimo momento di forma che sta attraversando Noah Okafor, che fra Udinese e Club Brugge è stato decisamente più incisivo (e decisivo) del portoghese. Ed anche se contro il belgi la prestazione del numero 10 non è stata insufficiente, se ieri a Bologna si fosse giocato, a completare il tridente offensivo alle spalle di Morata ci sarebbe stato proprio lo svizzero, e non Rafael Leao. 

L'esclusione contro l'Udinese e la sostituzione in Champions contro il Club Brugge hanno fatto rumore, ma mai quanto una panchina contro il Napoli, che rappresenterebbe essere la terza esclusione nei primi dodici incontri ufficiali della stagione. Per questo motivo Leao ha a disposizione questi ultimi due giorni per sovvertire le gerarchie in vista della sfida contro i partenopei e conquistare una maglia da titolare, perché una sfida del genere, da scudetto, il 10 non ha alcuna intenzione di perdersela. 

INCONTRO LEAO-IBRA: SUPPORTO E MOTIVAZIONE - In questo inizio di stagione Rafael Leao ha toccato il punto più basso della sua esperienza milanista, tra polemiche con i tifosi a Parma, cooling-break a Roma e le diverse esclusioni. Poi con Fonseca non è scoccata la scintilla scrive La Gazzetta dello Sport, non tanto per incomprensioni di lingua, visto che entrambi sono portoghesi, ma perché l'allenatore del Milan chiederebbe al suo connazionale sforzi e compiti che forse Pioli non avrebbe mai fatto. Ma si sa che il motto di Fonseca è "prima la squadra, poi il singolo". 

Per questo motivo la visita a Milanello degli scorsi giorni di Zlatan Ibrahimovic è stata funzionale, visto che il Senior Advisor di RedBird ha preso in disparte Leao cercandolo di spronare confermando tutto l'appoggio da parte del club. Colloquio, quello andato in scena fra i due, più di stimolo che di critica, anche perché dalle parti di via Aldo Rossi sanno che solo con Rafa al top il Milan può compiere il definitivo salto di qualità. 

FONSECA È D'ACCORDO, PERÒ... - Fonseca sta dalla parte della società. È consapevole che Rafael Leao è un patrimonio di questa squadra, ma allo stesso tempo è consapevole che non può fare finta di niente e mettere davanti le individualità rispetto alla squadra. Forse con Pioli questa cosa non sarebbe mai successa, ma il numero 10 deve adeguarsi, soprattutto se vuole continuare ad essere decisivo in maglia rossonera. Per questo motivo bisogna evitare in ogni modo una nuova, e pesante, esclusione, con Rafa che avrà 48 ore a disposizione per riprendersi il Milan e quella fascia (la sinistra) che l'ha fatto diventare grande.