Gazzetta - L'anno scorso fu Diaz: quest'anno sarà Leao? L'arma rossonera è la fantasia del portoghese

Gazzetta - L'anno scorso fu Diaz: quest'anno sarà Leao? L'arma rossonera è la fantasia del portogheseMilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
domenica 22 ottobre 2023, 10:00Primo Piano
di Francesco Finulli

L'anno scorso, più o meno di questi tempi, a San Siro andava in scena lo stesso spettacolo: Milan contro Juventus. I rossoneri ebbero la meglio abbastanza facilmente dei bianconeri grazie a un gol di Tomori e una rete di Brahim Diaz che fu vero e proprio mattatore della sfida, lanciando così la sua buona stagione. Oggi Diaz non ci sarà e la difesa di Allegri dovrà essere scompaginata da qualcun altro.

Licenza poetica

Come ricorda la Gazzetta dello Sport, nell'ultimo precedente a San Siro di un anno fa, Pioli sorprese Allegri spostando Diaz sulla fascia destra, mettendolo al posto di De Ketelaere, e inserendo un centrocampista (Pobega per l'occasione) ad agire sulla trequarti alle spalle di Giroud e come schermo per il centrocampo. La verà novità fu però quella di permettere a Diaz di avere "licenza poetica", lasciargli carta bianca su come muoversi: sempre limitato alla zona di campo sulla destra ma con la possibilità di accentrarsi, di venire a prendere basso il pallone o di dettare il movimento in profondità. E fu questo a mandare in tilt una difesa bianconera molto abbottonata. E questo potrebbe riprovare anche oggi Stefano Pioli: concedere a qualcuno tra i suoi giocatori più fantasiosi la possibilità di svariare e di creare gioco a partire dall'estro.

Numero 10

L'anno scorso fu Brahim, quest'anno non potrà che essere Rafa Leao. Cosa li accomuna? Il numero 10 ovviamente che, da quando il calcio è calcio, è sinonimo di fantasia. La differenza è che la zolla del portoghese è quella opposta rispetto a dove agì Brahim un anno fa, a sinistra. Ma anche a lui, e si è già visto in questo inizio di stagione, viene concessa la libertà di muoversi a seconda del suo estro: può dettare il passaggio in profondità in cui nove volte su dieci ha il mismatch della velocità sul difensore; può accentrarsi e convergere dentro il campo; può venire a prendersi il pallone basso per mandare fuori giri il diretto marcatore. Insomma l'uomo dei big match deve essere Leao. Quest'anno, oltre a Giroud, ha anche un omologo sulla fascia opposta: le caratteristiche di Pulisic sono ben diverse ma le possibilità di sfilacciare la difesa avversaria con giocate di inventiva, le stesse.