Gazzetta - Milan, i conti non tornano: terzo per monte ingaggi in Serie A ma ottavo in classifica
La Gazzetta dello Sport anche questa mattina si addentra nei meandri della crisi del Milan. Più nello specifico la rosea ha fatto, come si suol dire, i soldi in tasca al club rossonero, terzo per monte ingaggi in Serie A ma addirittura ottavo in classifica, posizione che lo vede rincorrere squadre che spendono molto di meno rispetto a lui, come ad esempio Atalanta, Bologna e Lazio per citarne tre.
"VALI QUANTO COSTI". SI, MA... - Puntare il dito contro il solo Paulo Fonseca potrebbe essere la soluzione più semplice considerato il momento che sta attraverso il Milan, ma se il detto "vali quanto costi" fosse sempre valido, verrebbe spontaneo domandarsi perché il Diavolo ha deciso di puntare su un tecnico che ad oggi percepisce uno stipendio decisamente inferiore rispetto a quello dei colleghi delle altre big.
La Gazzetta dello Sport a questa domanda ha trovato anche una risposta, principalmente economica, visto che quando è stato scelto Fonseca il Milan aveva a busta paga ancora Pioli ed ha tutt'ora Origi e Ballo-Touré, due giocatori piuttosto onerosi ma fuori rosa.
CI STA QUALCOSA CHE NON TORNA - Comunque in Serie A negli ultimi anni non è valsa la regola del chi spende di più vince. Anche perché sennò il Milan di Stefano Pioli ed il Napoli di Luciano Spalletti avrebbero visto il tricolore dal binocolo, con la Juventus che invece avrebbe continuato a dominare come fatto negli anni precedenti.
Il calcio, però, non funziona così. Programmazione, progettualità, serenità e sentimenti sono fattori che incidono e che nel Milan, soprattutto in questa prima parte di stagione, sembrerebbero mancare.
MERCATO DELUDENTE - Il Milan in estate ha messo a disposizione di Paulo Fonseca ben 5 nuovi acquisti, peccato però che alla fine dei conti la formazione rossonera è incompleta. Manca un vice Theo Hernandez, e con l'infortunio di Ismael Bennacer l'allenatore portoghese è stato costretto a chiedere gli straordinari a Fofana e Reijnders per via di una coperta cortissima in mediana.
Il fatto che poi spesso il Milan faccia affidamento ai suoi giovani, più che per necessità che per altro, conferma queste anomalie per un club che ha il terzo monte ingaggi della Serie A.
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