Giroud, Okafor o Jovic: verso Milan-Juve, il triplice dubbio di mister Pioli
Siamo entrati nella settimana che porta a Milan-Juventus: l'appuntamento, che vedrà un San Siro praticamente già tutto esaurito, è per domenica alle ore 20:45. Un grande classico della Serie A che apre un periodo letteralmente folle per i rossoneri: in solo sette giorni, da domenica 22 a domenica 29, passando per mercoledì 25, il calendario recita Juventus, Paris Saint-Germain e Napoli. La prima in casa, le altre due in trasferta. Mica male.
Se l'anno scorso il campo, ma anche Pioli, ci ha detto che il Milan non aveva la rosa così ampia per competere degnamente su due competizioni ad alto livello, quest'anno, almeno finora, il trend è stato invertito. Il coach pesca a piene mani dal mercato estivo, ruota senza problemi e chi va in campo dà sempre risposte positive, prime o seconde linee che siano. E all'alba di questo piccolo tour de force mister Pioli, sempre con un occhio ai match delle varie nazionali, comincia a pensare a chi schierare da centravanti contro la Juventus di Allegri, che sarà priva del suo miglior difensore: Danilo, infortunatosi col Brasile, starà fuori per circa 20 giorni. E quindi chi mettere nell'undici titolare tra Olivier Giroud, Noah Okafor e Luka Jovic? Vediamo insieme pro e contro.
OLIVIER GIROUD - "L'usato sicuro", anche se il termine "usato" sembra quasi denigratorio per Olivier. Il gol gli manca e l'ha ammesso lui stesso, potrebbe essere la soluzione giusta anche per i difensori che andrà ad affrontare: un uomo d'area come il francese sarà utile. Tra l'altro l'ultimo incontro con i bianconeri l'ha deciso lui, con un colpo di testa super su cross di Calabria. Una giocata di alto livello che ha indirizzato la partita e la passata qualificazione alla Champions League. Contando che in Europa ha già dimostrato di avere qualche difficoltà in più, purtroppo l'età passa e i ritmi della Champions non aspettano nessuno, iniziare questo trittico con lui titolare e poi sfruttare gli altri due contro PSG e Napoli.
NOAH OKAFOR - La soluzione ibrida. Esterno sinistro o punta centrale molto brava ad attaccare la profondità? Per ora ha segnato due gol nonostante il minutaggio ridotto rispetto ad Olivier, entrambi di rapina. È evidente che sia un calciatore "ancora da scoprire", ma i primi segnali sono incoraggianti, soprattutto perché offre altre caratteristiche rispetto al bomber francese. Giocare dal primo minuto con l'amico Leao ed un Pulisic in grande spolvero potrebbe esaltare ancora di più le sue qualità nello stretto e la sua velocità. Anche se sono ancora più indicate per gli impegni europei.
LUKA JOVIC - Il jolly. Imprevedibile, nel senso che non è possibile prevedere cosa può dare. Giusto farlo rimanere in campo a lungo contro il Genoa, ma la sua prestazione non può essere considerata positiva. Quando Pioli ha detto che aveva bisogno di lavorare duramente per trovare una forma fisica accettabile non aveva torto. È un giocatore che deve rilanciarsi, deve capire cosa vuole essere: il crack visto a Francoforte o la meteora di Madrid? Brutto essere tranchant, ma finora Jovic è stato questo senza mezze misure. Al Milan ha un'occasione grande per rilanciarsi, e avrà spazio sicuramente anche la prossima settimana. Da vedere in che partite e per quanto tempo.
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