Il Milan nome per nome: Dìdac presenta il Diavolo al nemico

Il Milan nome per nome: Dìdac presenta il Diavolo al nemicoMilanNews.it
© foto di Alberto Fornasari
lunedì 12 settembre 2011, 10:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Dìdac Vilà ha giocato una sola partita nei cinque mesi che ha trascorso a Milano, ma durante la sua permanenza in rossonero ha potuto conoscere le varie stelle del Diavolo. Ritornato in Spagna, in prestito all'Espanyol, il laterale sinistro è stato intervistato da "El Mundo Deportivo" per una disamina approfondita dei pricipali giocatori del Milan, in vista della supersfida contro il Barcellona di domani sera. Dìdac si è prestato a questo gioco del quotidiano catalano ma, essendo un "perico" e un milanista, al Camp Nou tiferà sicuramente per l'undici di Massimiliano Allegri.

Riportiamo di seguito l'intero "reportage" del terzino mancino, nome per nome.

Christian Abbiati

Molto sicuro tra i pali, ha grandi riflessi ed è difficile da battere. Con la sua esperienza e leadership, corregge sempre gli errori della difesa.

Ignazio Abate 

Potentissimo corridore della fascia destra. E' stato quello che più mi ha sorpreso. Agile e veloce, negli allenamenti era molto ostico da superare. Le sue marcature sono molto appiccicose.

Alessandro Nesta
E' difficile trovare
parole per descriverlo. Ci sono pochi come lui nel posizionamento, è esperto nelle grandi sfide ed è molto affidabile. Con la sua esperienza sa come risparmiare le energie.

Thiago Silva
Imprescindibile in difesa, è anche il primo creatore di gioco. Lo vedo come il miglior centrale al mondo. Il suo tipo di gioco si adatterebbe perfettamente al Barça. E' rapidissimo in marcatura e in anticipo, quasi invalicabile grazie alla sua robustezza, è un leader e tecnicamente è molto bravo a giocare il pallone, inclusi i lanci lunghi a cercare Ibrahimovic. Teoricamente sarà lui che si prenderà cura di Messi, però a differenza degli altri marcatori dell'argentino come Pepe, è molto più potente negli spazi stretti e può rallentarne i cambi di ritmo.


Luca Antonini
Il suo rendimento è sempre molto regolare sulla fascia sinistra.


Gianluca Zambrotta
Alla sua età, è instancabile su e giù per la fascia sinistra. Se Robinho si invola sulla destra, i loro scambi sono enfatizzati.



Mark van Bommel
Un altro che i culés conoscono bene. A centrocampo marca il territorio ed è importante con il suo lavoro difensivo. Gli piace tirare da fuori arrivando dalle seconde linee.

Alberto Aquilani
Non l'ho conosciuto ma l'ho visto alla Juventus ed è essenziale per la squadra. Sa fare tutto: centrocampista difensivo, offensivo e regista. Può essere uno dei sostituti di Pirlo, che apportava gran parte della creatività del gioco del Milan in mezzo al campo.

Gennaro Gattuso
Il suo spirito vincente lo porta a non dare una palla per persa. Anche se viene superato, non molla.

Massimo Ambrosini
Un emblema dello spogliatoio. Come Seedorf, Gattuso e Nesta, è un vero professionista . Anche se arrivi presto all'allenamento, lui è già lì. Per questo è molto disciplinato in campo. In mediana da equilibrio tra la difesa e il centrocampo.

Clarence Seedorf
Un
leader naturale. Lui mi ha sempre detto: "Se non riesci, sorridi e riprova". Ha due guanti ai piedi e il suo tiro è prodigioso. I suoi passaggi interni e i suoi angoli possono portare al gol.

Kevin-Prince Boateng
Con una propensione ammirevole al sacrificio è spesso tra i primi ad arrivare sul pallone, è imprevedibile grazie ai suoi inserimenti in area. Il suo gioco ha un tocco magico. Può giocare come interno o trequartista.

Antonio Cassano
Ho visto pochi piedi destri come il suo nel mondo del calcio. Non ha la mobilità degli altri attaccanti, ma gioca sempre a testa alta, la sua capacità di leggere il gioco è la sua miglior virtù.

Zlatan Ibrahimovic
Il Milan sa come sfruttarlo e gioca per lui. E' quasi l'unico che riceve i palloni alti e poi li trasforma in passaggi per i suoi compagni. Puoi lanciargli un brutto pallone e lui lo trasforma in gol. Riesce a raggiungere palle impossibili con le sue gambe.

Alexandre Pato
Per certi versi assomiglia al Kun Aguero. E' letale a smarcarti in un lembo di terra, grazie alla sua enorme tecnica ti disorienta con un semplice gioco di gambe. E' esplosivo e solitamente non sbaglia di fronte al portiere. Sfrutta come pochi i passaggi nello spazio di Seedorf, Ibra o Cassano.

Robinho
A differenza di Pato ha meno corsa e ha bisogno di più metri per sbarazzarsi dei suoi avversari. E' migliorato però nel gioco di squadra ed è meno individualista rispetto ad anni fa. Di solito gioca più largo rispetto a Pato e questo allarga gli spazi per gli altri giocatori.