L'attacco vende i biglietti, la difesa vince i campionati. Il Milan subisce troppi gol
Siamo nel pieno dei playoff NFL di football americano e per questo motivo per descrivere il momento del Milan, prendiamo in prestito la citazione di Paul Bryant, uno storico coach universitario, che in America è diventata un proverbio sportivo fortuntatissimo: "Offense sell tickets, defense wins Championship". La traduzione è immediata: "L'attacco vende i biglietti, la difesa vince i Campionati". Una rivisitazione del detto utilizzato anche in Italia: il miglior attacco è la difesa. Ed effettivamente, guardando in casa rossonera, oggi il Milan si ritrova terzo e fuori dalla lotta per lo Scudetto e uno dei motivi principali sono i troppi gol subiti.
Numeri oscuri
Con le due reti incassate nella partita di ieri contro il Bologna, la squadra di Stefano Pioli ha toccato quota 25 gol subiti in Serie A, in 22 partite complessive. Se il conto si estende alle sei partite di Champions League e alle due di Coppa Italia, si passa a 36 reti subite in 30 gare giocate in stagione. In pratica il Milan subisce più di un gol a partita. Di conseguenza l'effetto è che i rossoneri partono quasi ogni gara come se partissero sotto di una rete. Per fortuna i rossoneri hanno anche un attacco che sa attirare il pubblico: il Diavolo è secondo in classifica per gol segnati in Serie A, dietro solamente ai cugini dell'Inter. Ed è grazie a questo che il Milan oggi è terzo con relativa serenità. Ma non ci si può lamentare se la squadra di Pioli non è a lottare per la vittoria dello Scudetto, come era nei programmi a inizio stagione: con questo rendimento difensivo è impossibile. Per fare un esempio, l'anno della 19esimo titolo, il Milan subì solo 31 gol in tutto il campionato.
Incubo ripresa
All'interno di questo dato, già di per sè preoccupante e che si sta rivelando determinante all'interno della stagione rossonera, è opportuno notare lo squilibrio tra i gol subiti nel primo e quelli incassati nel secondo tempo. Dei 25 gol subiti in campionato, infatti, solo 8 sono arrivati nel primo tempo mentre ben 17 sono stati incassati nella ripresa. La differenza è evidente e parla da sola. A tutto questo si aggiunge anche una difficoltà dei rossoneri nel gestire le situazioni di vantaggio, come è capitato anche ieri. Sono 13 le reti subite da situazione di vantaggio per il Milan e la causa ha sicuramente una componente tattica ma anche una psicologica. Certo poi c'è il tema degli infortuni che è stato sicuramente rilevante, specialmente nel reparto arretrato, ma non può essere una giustificazione. Lo switch dev'essere fatto a livello mentale soprattutto ma per questa stagione, almeno per quanto riguarda il campionato, potrebbe essere ormai troppo tardi.
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