La trappola da evitare
E’ già cominciata, portandosi dietro attese uniche, difficili da descrivere e, per certi versi, anche da gestire. E’ la settimana del Derby, i sette giorni più intensi della stagione calcistica a tinte tricolori. Vale per entrambe le squadre e per entrambe le tifoserie di Milano, ma soprattutto per chi veste i colori rossoneri. Perché il Milan gioca in casa, avrà a favore la fetta più importante del pubblico presente a San Siro, di conseguenza una percentuale d’errore più ridotta. Il Derby è il Derby: parlare del “prima” ha senso solamente fino a un certo punto. Possiamo farlo oggi, a sei giorni di distanza dal grande confronto, ma potremo farlo sempre di meno, a mano a mano che il sipario si schiuderà sul prato del Meazza.
Perché quando il fischio d’inizio farà vibrare l’aria di San Siro, tutti i numeri salteranno, tutte le previsioni si annulleranno, favoriti e sfavoriti cederanno il passo a due squadre consapevoli di non poter sbagliare. Anche se il Milan è otto punti più avanti rispetto ai cugini; anche se ha chiuso l’anno scorso e aperto quello da poco iniziato nel migliore dei modi. In queste occasioni tutte le previsioni non sono altro che trappole da evitare, per non finire nella rete dell’appagamento. Dovunque ci si giri c’è qualcuno pronto a scommettere su un Derby a tinte rossonere, senza appello né dubbi particolari. Sulle spalle di Ibrahimovic e Boateng, riparato da quella ineffabile sicurezza che risponde al nome di Thiago Silva, ben coadiuvato nelle ultime apparizioni da Philippe Mexes. Dopo aver mandato agli annali la “Marcia su Bergamo”, strappando una vittoria importante da uno dei campi storicamente più ostici ai nostri colori, la Banda Allegri pone la stracittadina nel mirino, ma nell’obiettivo vede soprattutto la necessità di continuare a marciare, perché chi si ferma è perduto, soprattutto lungo la strada per il Derby…
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