Meno di un mese all'inizio della stagione e Fonseca avrà a disposizione la rosa al "completo" solo per 10 giorni
"La nostra prima partita, contro una squadra che è alla fine della preparazione, fisicamente ha fatto vedere una grande differenza. Quello che mi è piaciuto nella nostra prima fase, fase uno, è che abbiamo fatto delle cose interessanti, poi manca continuità nel nostro gioco, ma è tutto nuovo, il cambiamento è molto grande e ovviamente i giocatori non conoscono tutto. Quello che mi è piaciuto di più è che hanno provato a fare quello che abbiamo allenato. Fisicamente è stato difficile, ma noi abbiamo cominciato ora".
Queste le parole di Paulo Fonseca di sabato pomeriggio al termine dell'amichevole, la prima della nuova stagione, pareggiata 1-1 contro il Rapid Vienna. In Austria si è visto ovviamente un Milan molto indietro di condizione e con le idee che funzionavano a tratti. Non può essere altrimenti, visto che c'è stato un netto cambiamento rispetto al recente passato. Fonseca, che si è insediato a Milanello l'8 luglio, lavora con la squadra da poco più di due settimane e reputa normale qualche intoppo nella dimostrazione pratica delle idee provate a questo punto della stagione.
Il "problema", se così vogliamo chiamarlo, è che tra tre giorni si parte per la tournée degli Stati Uniti con il solo Jovic dei "grandi" che tornerà a disposizione. Musah e Pulisic si aggregano al gruppo il 26 luglio direttamente negli USA, a seguire gli altri nazionali come Leao il 28 luglio e Okafor il 30 luglio. Poi gli ultimi eliminati, in semifinale: i francesi Mike Maignan e Theo Hernandez riprenderanno ad allenarsi il 2 agosto a Milanello, oltre a Tijjani Reijnders che si rivedrà il 3 agosto a Milanello. Morata farà la prima visita a Milanello il 5 agosto. Quindi tanto tempo senza i top, con i rossoneri che torneranno in Italia dopo l'amichevole del 7 agosto contro il Barcellona. Da lì mancheranno più o meno dieci giorni prima che inizi il campionato e Fonseca non avrà ancora incontrato pilastri della squadra come Theo, Maignan, Reijnders e Morata.
A tutto questo aggiungiamoci che il mercato, dopo l'arrivo di Morata dall'Atletico Madrid, al momento sembra vivere un'empasse che genera poco entusiasmo per usare un eufemismo. A meno di un mese dall'inizio della nuova stagione non solo Fonseca deve fare buon viso a cattivo gioco per quanto riguarda i rientri posticipati causa Europeo e Coppa America, ma non ha ancora a disposizione, neanche virtualmente, quei profili che servono a colmare lacune evidenti che la passata stagione ha evidenziato come un mediano dalle spiccate doti difensive ed un difensore centrale dal piede sinistro, oltre che un'alternativa ulteriore a Morata al centro dell'attacco.
Ibra ha assicurato che i giocatori arriveranno e le scelte saranno ben ponderate, ma in questo modo il lavoro di Fonseca non viene di certo facilitato. L'ambiente dovrà essere bravo a compattarsi e concedere al mister il tempo necessario che in estate, per un motivo o per un altro, non sta avendo.
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