Milan su Popovic: tra un grande prospetto e la paura di 'nuovo Lazetic'. Chi è il serbo

Milan su Popovic: tra un grande prospetto e la paura di 'nuovo Lazetic'. Chi è il serboMilanNews.it
sabato 18 novembre 2023, 20:00Primo Piano
di Antonello Gioia

Il Milan sta per provare a chiudere per uno dei migliori talenti dell'Est Europeo come il classe 2006 del Partizan Belgrado, Matija Popovic. Andiamo alla scoperta dello straordinario giovane crack del calcio serbo col Milan a un bivio per il futuro: il coraggio, la voglia e la speranza di pescare un prospetto per il futuro a lungo corso del club e il rischio d'imbattersi anche su un 'nuovo Marko Lazetic'. Ovvero il rischio di scommettere su un indiscusso talento dalle grandi potenzialità che però al primo grande salto coi grandi non riesce a imporsi.



Il focus
Nato l'8 gennaio 2006 ad Altötting, in Germania, Matjia è però di nazionalità serba e rappresenta attualmente il futuro del Partizan Belgrado. Nelle caratteristiche tecniche vediamo come il fantasista serbo sia un giocatore duttile, bravo a spaziare su tutto il fronte di gioco offensivo e dotato inoltre di un'importante struttura fisica (195 centimetri). Può giocare da trequartista, sull'esterno a sinistra o all'occorrenza anche da prima punta, ricordando, in un certo senso De Ketelaere. Il ragazzo sa fare gol: nella passata stagione infatti ha messo a segno 21 gol in 25 partite condite inoltre da 5 assist. Lo scorso maggio, in occasione dell'Europeo Under-17 con la sua Serbia ha affrontato nei gironi Italia e Spagna, e proprio Popovic risultò decisivo in entrambe le sfide realizzando due assist contro gli azzurri e uno contro gli spagnoli. 

La trattativa
Probabile che, al netto della cifra da corrispondere al Partizan come premio di formazione, la commissione sia abbastanza importante per un talento del genere. In Italia si pagano mediamente di più rispetto agli altri campionati, dunque anche questo orienterebbe la scelta di Popovic. Insomma, una sorta di investimento per il futuro e con l'intenzione di anticipare una concorrenza che potrebbe farsi via via sempre più folta. Si aspetta, quindi, una risposta: la proposta è fino al 30 giugno del 2028.