One Man Show: il Faraone trascina il Milan

La partita di Stephan El Shaarawy ieri sera contro il Cagliari sul “maledetto” campo di San Siro è stata un autentico show: corsa, dribbling, gol, grinta, sacrificio, insomma un match quasi perfetto per il giovane rossonero. Le idee migliori della manovra offensiva sono passate tutte dal piede del Faraone, che, nonostante la giovane età (19 anni!!!), si è preso sulle spalle la squadra in uno dei momenti più difficili degli ultimi anni. Il Milan, alla terza partita casalinga in campionato, non aveva ancora raccolto un punto e non aveva mai segnato una rete: per fortuna, però, ci ha pensato El Shaarawy, che ha messo a segno una splendida doppietta e ha fatto respirare la squadra e soprattutto Allegri. Il Faraone, con il nuovo modulo, gioca nella sua posizione preferita, cioè largo a sinistra, così da avere la possibilità di accentarsi e spaccare in due la difesa avversaria. Giocando da attaccante esterno, può anche sfruttare tutta la sua velocità e tecnica, come all’inizio della partita, quando è partito palla al piede da centrocampo e ha seminato il panico nella retroguardia sarda.

El Shaarawy sta molto bene, sia fisicamente che mentalmente: questo lo si vede anche dalla grande mano che dà nella fase difensiva, aiutando spesso De Sciglio quando attaccava anche il terzino destro del Cagliari. Il giovane rossonero è stato spostato sulla destra quando è entrato in campo Robinho, ma il risultato non è cambiato, visto che è stato pericoloso anche in quella posizione e ha segnato il suo secondo gol della serata. Anche in questo caso, è partito dall’esterno, ha tagliato in diagonale il campo e si è trovato davanti al portiere da solo, dopo l’assist perfetto di capitan Ambrosini, in una tipica "azione alla El Shaarawy". Gli ultimi tre gol del Milan portano la firma del Faraone, che ora però deve dare continuità alle sue prestazioni perché questo deve essere solo un punto di partenza per un giocatore che può essere molto importante per questo Milan e per Allegri.