Piccoli, imprevedibili, ma...

Piccoli, imprevedibili, ma...MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 30 settembre 2012, 12:00Primo Piano
di Stefano Maraviglia

Erano state chieste novità tecnico-tattiche a Massimiliano Allegri e puntualmente, il mister ha studiato un qualcosa di inedito in casa Milan: i rossoneri a Parma, si sono presentati con una formazione ampiamente rimaneggiata. Esclusi i cambi dovuti al turn-over in vista del prossimo impegno in Champions League contro lo Zenit di Spalletti, sono stati interessanti l'inserimento di Bojan Krkic dal primo minuto e il varo di un 4-2-3-1, inedito o quasi per Ambrosini e co. I cambiamenti più importanti sono stati registrati in attacco, Pazzini lasciato a riposo ha lanciato Bojan all'esordio da titolare, il convalescente Robinho ha confermato l'ottimo El Shaarawy in avanti, entrambi supportati da Kevin-Prince Boateng e Antonio Nocerino, notevolmente avanzato rispetto al solito. Un reparto atipico, con una mezz'ala d'interdizione come l'ex rosanero a giocare esterno alto in avanti, il ghanese nel suo ruolo di trequartista, l'italo-egiziano largo sul versate opposto e lo spagnolo, a far la spoletta centrale. Il particolare che salta immediatamente all'occhio è quello dovuto alla leggerezza e alla statura del quartetto avanzato, plotone che vede i 185 centimetri di Boateng, come riferimento di spicco a livello di fisicità e i 170 di Bojan, come picco "minimo". Un attacco affidato all'estro, al passo e all'imprevedibilità dei "piccoli", Allegri ha provato a beffare il Parma, giocando di rimessa e soprattutto, contando su fraseggi nello stretto e circolazione di palla. I primi frutti si sono visti, poi al 5' minuto della ripresa la ciliegina sulla torta. El Shaarawy sguscia via sulla sinistra e sfruttando rapidità ed intuito, porta il Milan sull'1-0.

Il resto e il finale della storia, parlano poi di un pari, dovuto a più fattori. Difficile giudicare oggi in via definitiva, l'operato del reparto offensivo milanista, il campo pesante, una disposizione tutta nuova e la presenza di Bojan a dettare i tempi, sono fattori da considerare e tenere ben presenti. Proprio lo spagnolo ha giocato in un ruolo fondamentale, il perno centrale si sa ispira la manovra e fa girare la squadra, la prima da titolare non è stata facilissima per l'ex Barcellona. La buona volontà e l'ottima tecnica individuale, lo hanno fatto venir fuori alla distanza. La squadra ne ha giovato, anche se il risultato finale la penalizza. Buona la prima, l'esperimento chiesto ad Allegri è riuscito, almeno per una buona parte.